Storico, erudito, letterato (Roma 1824 - ivi 1880); magistrato e poi (1874) prof. di storia moderna all'univ. di Roma, socio corrispondente dei Lincei (1876), lasciò versi, racconti storici, commedie; [...] Viterbo, 1872); si occupò di storia antica, medievale e moderna, di storia dell'arte, di letteratura italiana, di erudizione; fra le sue opere si ricordano: I Cassiodori nel V e nel VI secolo (1876); Innocenzo X (1878); La commedia italiana (1880). ...
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Figlio (m. dopo il 1223) di Giovanni I, continuò la politica del padre ostile al papa; ma alla morte di Enrico VI stimò conveniente cedere e venne investito della prefettura da Innocenzo III (1198). Ma [...] con la venuta di Ottone IV si schierò, insieme con i figli, dalla sua parte e fu anch'egli travolto nella sconfitta dell'imperatore ...
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LERCARI
Vito Antonio Vitale
. Famiglia d'incerta origine (i genealogisti la vollero originaria dall'Armenia), ebbe notevole importanza nella vita politica ed economica di Genova fin dal sec. XII, nel [...] la flotta dopo la sconfitta del Giglio, preparò la fuga di Innocenzo IV da Roma, comandò la crociata di Luigi IX nel 1248 p. 326 segg.; su Antonio, Atti Soc. lig. di st. patria, VI, passim; su Megollo, B. Nannei, Megollo Lercaro, in Annuario del R. ...
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Figlio (m. 1212) di Azzo V d'Este, fu il vero fondatore della potenza degli Estensi, profittando dell'eredità degli Adelardi di Ferrara; prese viva parte alle lotte politiche della città contro Salinguerra [...] di Ezzelino II da Romano. Stava legando la sua fortuna a quella di Federico II di Svevia, allora in viaggio verso la Germania, quando la morte troncò la sua fortunata attività politica. Nel 1208 era stato nominato da Innocenzo III marchese d'Ancona. ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] quell'epoca nell'orbita d'influenza di Federico II, che pure vi soggiornò per qualche tempo nella primavera del 1247, consente di da Viterbo e Salvo da Lucca, che erano stati designati da Innocenzo V, ma non erano riusciti a partire a causa della ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] l'anno le aree delle loro diocesi per le quali vi fosse fama di presenza di nemici della fede e a , Parisiis 1855.
Per le lettere dei pontefici Onorio III, Gregorio IX e Innocenzo IV cf.:
M.G.H., Epistolae saec. XIII e regestis pontificum Romanorum ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] di Parigi, press'a poco nello stesso periodo in cui vi si trovarono Matteo Rosso Orsini, Tommaso d'Aquino e Guy Foucois diventare molto più tardi suo immediato successore con il nome di Innocenzo V.
Fra il 1252 e il 1253 Tedaldo rientrò a Liegi ...
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BRIENNE (Brenensis, Brennensis, Brenne, de Brena), Gualtieri di
Norbert Kamp
Discendeva (terzo di questo nome) da una famosa casata nobiliare francese che già nel sec. X, sotto gli ultimi Carolingi, [...] passato agli Svevi con il matrimonio di Costanza d'Altavilla con Enrico VI di Svevia. Come marito di Albiria, che sposò tra la Pasqua era però così sparuto che si levarono voci di scherno. Innocenzo III sostenne il B., che anche a Roma prese denaro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] e pontificia (l’autore fu sollecitato da papa Innocenzo X e dal generale dei gesuiti Goswin Nickel), s ampliava e cercava di renderle anche sistematiche. Dietro tutto ciò vi era la spinta culturale dei settori più sensibili degli studi storici ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] e che nella prima metà del Cinquecento venne usato da Alessandro VI - il quale, minacciato dai Veneziani in Romagna promosse l' si pronunciò contro le tesi gianseniste: nel 1653 Innocenzo X condannò le cinque proposizioni, nel 1656 Alessandro VII ...
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