Città della Scozia occidentale (632.000 ab. nel 2005; 1.530.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), nell’omonimo distretto amministrativo che comprende l’area urbana. È estesa sul fiume [...] località era abitata in epoca preistorica, quando probabilmente vi era un importante centro di pescatori, come dimostra scozzese. Risorta economicamente nel 15° sec., dal 1492 (quando Innocenzo VIII l’elevò a sede arcivescovile) alla Riforma, fu la ...
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Comune della Toscana sud-occidentale (473,5 km2 con 81.912 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situato a 12 m s.l.m., a 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale attraversata dal corso inferiore [...] nei pressi dell’antica Roselle e cominciò ad ampliarsi dopo che quella città fu distrutta dai Saraceni, nel 935. Papa Innocenzo II vi trasportò da Roselle, nel 1138, anche la sede vescovile. Feudo dall’11° sec. degli Aldobrandeschi (dai quali ottenne ...
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Primogenito (Winchester 1207 - Londra 1272) di re Giovanni e di Isabella di Angoulême. Salì sul trono alla morte del padre (1216). In politica estera tentò senza successo la conquista di terre francesi [...] le imprese politiche del papato. Nel 1254 accettava da Innocenzo IV per il figlio Edmondo la corona di Sicilia dispensa papale - le Provisions of Oxford. I torbidi non cessarono, né vi pose fine l'arbitrato di Luigi IX che ad Amiens (1264) tornò ...
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Quarto figlio (n. Selby, Yorkshire, 1068 - m. presso Gisors 1135) di Guglielmo il Conquistatore, salì al trono nel 1100. Attuò un'abile politica di equilibrio interno, riuscendo a comporre con il clero [...] e a prevenire la minaccia capetingia. Vincitore di Luigi VI di Francia (1120), nel 1123-24 ebbe ragione dei fu meno efficace dei successi militari: il sostegno dato a Innocenzo II contro l'antipapa Anacleto aveva tolto ai baroni normanni l ...
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Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Tarn.
Dal sec. 11° al 13° fu il focolaio principale del movimento eretico degli albigesi, seguaci dell’eresia catara (➔ catari). Nel contrastarlo, [...] Muret (1213) e costretto a cedere parte delle sue terre a Simone. Nel 4° concilio lateranense (1215) Innocenzo III cercò di conciliare le pretese di Raimondo VI (la cui potenza rimase di fatto intatta) e quelle di Simone di Montfort, cui riconobbe il ...
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Sutri Comune della prov. di Viterbo (60,9 km2 con 6204 ab. nel 2008). Il centro si trova a 291 m s.l.m. nella depressione tra Cimini e Sabatini. Ortofrutticoltura. Industrie alimentari; lavorazione del [...] Benedetto X, fatto deportare da Ildebrando nel concilio convocato a S., si sottomise a Niccolò II. Nel 1146 vi si rifugiò papa Eugenio III; poi, nel 1244, Innocenzo IV durante la lotta con Federico II. Nel 1435 papa Eugenio IV unì le due diocesi di S ...
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Comune della prov. di Viterbo (52,3 km2 con 8798 ab. nel 2008). Il centro è posto a 441 m s.l.m., sul versante esterno sud-orientale del recinto craterico del Lago di Vico. Industrie alimentari, meccaniche, [...] quando creò il ducato di Castro per il figlio Pier Luigi, vi unì R. con il titolo di contea. Occupata da milizie fra Urbano VIII e Odoardo Farnese e poi tra i Farnese e papa Innocenzo X, fu da questo comperata ed entrò allora a far parte del ...
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(fr. Narbonne) Città della Francia meridionale (46.000 ab. ca.), nel dipartimento dell’Aude. Nodo ferroviario. Importante centro di lavorazione ed esportazione di uva.
Antica città dei Volsci, nel 118 [...] prima colonia romana della Gallia, Narbo Martius. I Visigoti vi stabilirono la loro capitale (511) e nelle sue vicinanze insabbiamento del porto, la guerra contro gli Albigesi (promossa da Innocenzo III) e l’espulsione degli Ebrei segnarono con il 13 ...
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Figlio (n. 1121 - m. Parigi 1180) di Luigi VI; salito al trono nel 1137, aggiunse ai suoi dominî l'Aquitania, portatagli in dote dalla moglie Eleonora, figlia del duca d'Aquitania Guglielmo X. Volle imporre [...] subito il potere monarchico, sia sui feudatarî laici, sia anche sulla gerarchia ecclesiastica, venendo in urto con papa Innocenzo II. Nel 1147 condusse, ma infelicemente, la seconda crociata. Divorziò dalla moglie, la quale sposò Enrico Plantageneto, ...
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Conte di Acerra (sec. 12º-13º), poi duca di Spoleto. Disceso in Italia con Enrico VI di Hohenstaufen, nei torbidi avvenuti alla morte dell'imperatore prese quasi come ostaggio (1206) il piccolo Federico [...] e poi conte d'Assisi. Fedele all'imperatore, si sforzò di conservargli il dominio sull'Italia centrale e si arrese ad Innocenzo III solo nel 1218, dopo cioè la morte di Ottone; fu fatto allora prigioniero dal genero Giacomo conte di San Severino ...
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