Cortigiano tedesco (m. Patti, Sicilia, 1202), di oscure origini. Partecipò alle imprese di F. Barbarossa; benvoluto poi dall'imperatore Enrico VI, ebbe da lui incarico di missioni a Pisa (1191) e a Genova [...] fu creato marchese di Ancona (1195) e conte del Molise (1197). Ma, morto Enrico VI, si scontrò con l'opera di recupero del patrimonio della Chiesa perseguita da Innocenzo III. Passato in Sicilia, fu a fianco di Gualtieri di Palearia, cancelliere del ...
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Condottiero (m. 1499), figlio di Niccolò. Cresciuto tra gli odî delle fazioni, esiliato da Innocenzo VIII (1487), poté rientrare a Città di Castello dopo l'elezione di Alessandro VI. Postosi al servizio [...] di Carlo VIII, militò per i Pisani contro i Fiorentini, finché, essendosi questi conciliati col re di Francia, dovette partecipare all'assedio di Pisa, durante il quale guadagnò molta reputazione, tanto ...
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Ecclesiastico danese (m. 1274). Inviato (1245) da Erik IV di Danimarca al concilio di Lione per patrocinare di fronte a papa Innocenzo IV le ragioni del sovrano che aveva costretto il vescovo di Roskilde [...] a lasciare il paese, E. invece vi divenne sostenitore del vescovo. Ritornò tuttavia in Danimarca e fu nominato (1252) arcivescovo di Lund. Strenuo sostenitore dei diritti della Chiesa, fu imprigionato dal successore di Erik, Cristoforo I. Liberato, ...
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Prelato spagnolo (Motril 1662 - Roma 1743), vescovo di Cartagena (1705), sostenne come viceré e capitano generale di Valencia e Murcia Filippo V nella guerra di successione e intervenne presso di lui perché [...] riconosciuto (1709) come re di Spagna l'arciduca Carlo d'Austria (poi Carlo VI imperatore); creato cardinale rinunziò al vescovato; ottenne da Innocenzo XIII la bolla Apostolici ministerii (1723) sulla disciplina ecclesiastica (bolla bellugana). ...
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Storico, erudito, letterato (Roma 1824 - ivi 1880); magistrato e poi (1874) prof. di storia moderna all'univ. di Roma, socio corrispondente dei Lincei (1876), lasciò versi, racconti storici, commedie; [...] Viterbo, 1872); si occupò di storia antica, medievale e moderna, di storia dell'arte, di letteratura italiana, di erudizione; fra le sue opere si ricordano: I Cassiodori nel V e nel VI secolo (1876); Innocenzo X (1878); La commedia italiana (1880). ...
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Ecclesiastico (Napoli 1665 - Roma 1725), cardinale del titolo di S. Bartolomeo all'Isola (1706), poi di S. Cecilia (1709) e infine (1724) cardinale vescovo di Sabina; già primo maestro di camera d'Innocenzo [...] XII, e nunzio alla corte spagnola, vi appoggiò il partito di Filippo V, il quale lo nominò ministro e protettore del regno di Spagna presso la S. Sede. ...
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Figlio (m. dopo il 1223) di Giovanni I, continuò la politica del padre ostile al papa; ma alla morte di Enrico VI stimò conveniente cedere e venne investito della prefettura da Innocenzo III (1198). Ma [...] con la venuta di Ottone IV si schierò, insieme con i figli, dalla sua parte e fu anch'egli travolto nella sconfitta dell'imperatore ...
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Figlio (m. 1212) di Azzo V d'Este, fu il vero fondatore della potenza degli Estensi, profittando dell'eredità degli Adelardi di Ferrara; prese viva parte alle lotte politiche della città contro Salinguerra [...] di Ezzelino II da Romano. Stava legando la sua fortuna a quella di Federico II di Svevia, allora in viaggio verso la Germania, quando la morte troncò la sua fortunata attività politica. Nel 1208 era stato nominato da Innocenzo III marchese d'Ancona. ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] quell'epoca nell'orbita d'influenza di Federico II, che pure vi soggiornò per qualche tempo nella primavera del 1247, consente di da Viterbo e Salvo da Lucca, che erano stati designati da Innocenzo V, ma non erano riusciti a partire a causa della ...
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PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] la diocesi di Jesi, con una rendita di 2000 scudi, tuttavia vi rinunciò già il 10 agosto 1599, riservandosi una pensione di 1000 del Monferrato, il papa inviò in successione i nunzi Innocenzo Massimi (1613), Giulio Savelli (1614) e Alessandro ...
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