Figlio di Vladislao II (m. 1230). Usurpato il governo la prima volta nel 1191 al duca Venceslao, dovette cederlo nel 1193 al duca e vescovo di Praga Enrico Bretislao. Riprese la lotta nel 1197, quando, [...] corona regia ereditaria, ricevuta nel 1198, gli fu riconosciuta da Innocenzo III nel 1204, e nel 1212 ottenne da Federico II rapporti fra il regno di Boemia e l'Impero sino a Carlo IV. Sotto il suo regno la Chiesa boema riuscì a sottrarsi alla ...
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Prelato e diplomatico (Venezia 1420 - Roma 1491); parente del cardinale Pietro B. (Paolo II), ebbe varî benefici; Callisto III lo fece vescovo di Treviso (1455), Paolo II lo trasferì dapprima a Vicenza [...] camerlengo del sacro collegio e vescovo di Palestrina (1478), fu candidato alla tiara alla morte di Sisto IV (1484), e quindi consigliere di Innocenzo VIII; in tempi di profonda corruzione morale, si distinse per sincera pietà e retti costumi, oltre ...
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Figlio (1661-1700) di Filippo IV e di Marianna d'Austria, debole di salute, succedette al padre (1665). La madre, reggente, affidò il governo al gesuita J. E. Nidhard, provocando l'opposizione di don Giovanni [...] Giuseppe d'Austria, bastardo di Filippo IV. Né migliori per la Spagna, da tempo prostrata da una gravissima crisi dominò il marito. Morì senza eredi nominando successore Filippo d'Angiò, nipote di Luigi XIV, per le sollecitazioni di papa Innocenzo XI. ...
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Principe di Piombino (m. 1664), fratello del cardinale Ludovico, sposò in seconde nozze Polissena di Mendoza principessa di Piombino, ed ebbe perciò dall'imperatore Ferdinando II l'investitura del principato [...] privato dai Francesi (1646). Ricoprì pure varie cariche: fu senatore di Bologna (1640), comandante (1645) della flotta pontificia di Innocenzo X, la cui nipote Costanza Pamphili aveva egli sposato in terze nozze. Godette pure l'amicizia del re di ...
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Orafo, scultore, pittore e incisore (Firenze 1431 circa - Roma 1498). La qualità più particolare che congiunse P., come continuatore, a Donatello e ad Andrea del Castagno, come iniziatore al Botticelli [...] alla corte papale a realizzare il monumento funebre in bronzo di Sisto IV (1484-93, Roma, Grotte vaticane): commissionato dal card. Giuliano A P. fu commissionato anche il monumento funebre di Innocenzo VIII (1492-98, Roma, San Pietro; scomposto già ...
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Conte di Pitigliano (n. 1442 - m. Lonigo, Vicenza, 1510), figlio del conte Aldobrandino e di Bartolomea di Carlo O.; combatté prima nell'esercito papale nella guerra contro Viterbo (1459), poi al seguito [...] Lorenzo il Magnifico contro Napoli e contro il papa Sisto IV (1478), si distinse nella battaglia di Campomorto. Passato operazioni militari in favore degli Aragonesi alla conciliazione del papa Innocenzo VIII e di Ferdinando I d'Aragona, in lotta coi ...
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Pseudonimo dell'ebreo siciliano convertito Guglielmo Raimondo Moncada (n. Girgenti intorno alla metà del sec. 15º). Figlio di un rabbino arabo-spagnolo, si convertì al cattolicesimo poco prima del 1470. [...] delle lingue orientali e della letteratura cabalistica, si conquistò la stima del card. Giovan Battista Cybo (il futuro Innocenzo VIII) e di Sisto IV, ed entrò in rapporto con Federico di Montefeltro duca di Urbino: per gli uni e per l'altro eseguì ...
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S'impadronì del potere (1197) dopo la morte violenta di Ivan I, e restaurò l'Impero bulgaro battendo i Bizantini e i Serbi. Sostenne l'unione tra la Chiesa bulgara e quella di Roma, ottenendo da Innocenzo [...] così che il card. Leone, legato pontificio, lo incoronava (1204) a Tirnovo "imperatore dei Bulgari e dei Valacchi". Dopo la IV crociata, vistasi respinta l'offerta di alleanza dai Latini, si accostò ai Greci e sconfisse Baldovino ad Adrianopoli (1205 ...
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Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi [...] Rinaldo (Alessandro IV) mentre Giovanni (m. 1213) fu cancelliere della Chiesa (1205) e Ottaviano (m. 1321) camerlengo e legato. I C. avevano case nella Suburra (Tor de' C.), poi presso la Torre delle Milizie: Riccardo, fratello di Innocenzo III, era ...
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Conte di Acerra (sec. 12º-13º), poi duca di Spoleto. Disceso in Italia con Enrico VI di Hohenstaufen, nei torbidi avvenuti alla morte dell'imperatore prese quasi come ostaggio (1206) il piccolo Federico [...] II, ma, tradito da Gualtiero di Palearia, dovette consegnarlo ad Innocenzo III. Sotto Ottone IV, D. rimase sempre uno dei feudatarî tedeschi più ostili alla Curia; fu nominato duca di Spoleto e poi conte d'Assisi. Fedele all'imperatore, si sforzò di ...
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