Pesaro Comune delle Marche (126,77 km2 con 96.786 ab. nel 2020), capoluogo, insieme a Urbino, della prov. di P. e Urbino. Il nucleo urbano, che è posto sul litorale adriatico, è compreso in una vasta piana [...] per volontà di Innocenzo III P. passò poi agli Estensi (1210-16). A lungo ghibellina durante il regno di Federico II, si ribellò e ne trasse grande impulso. Alla morte del principe Francesco Maria II (1631), il ducato tornò alla Chiesa, che ne fece ...
Leggi Tutto
Città e porto dell’Inghilterra nord-occidentale (45.952 ab. nel 2001), presso la costa del Mare di Irlanda, sull’estuario del fiume Lune, nella contea di Lancashire, della quale fu capoluogo. Durante il [...] 1296), che fu investito su sol;lecitazione di papa Innocenzo IV del trono di Sicilia nel 1255, ma fallì le (1281-1345), che ebbe un ruolo importante nella deposizione di Edoardo II (1327) e presiedette poi il consiglio di reggenza di Edoardo III ...
Leggi Tutto
Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] V entrò (1484) nella Curia romana; nel periodo di Innocenzo VIII iniziò il suo apprezzamento; da Alessandro VI fu nominato vescovo 1503, riassegnato 1536, vescovo emerito nel 1549). Da Giulio II, malgrado F. fosse in un primo tempo vicino ai Borgia ...
Leggi Tutto
Vallombrosa Centro in prov. di Firenze, nel comune di Reggello, posto sulle pendici del Monte Secchieta, a 958 m s.l.m.
Vi ha sede un famoso monastero, il cui primo nucleo fu l’eremo di S. Maria d’Acquabella, [...] donazioni e conferme della contessa Matilde, di Clemente III, di Innocenzo III e Onorio III. Come signori del castello di Magnale gli da s. Giovanni Gualberto, fu approvata da Vittore II nel 1055. La regola è sostanzialmente quella benedettina assunta ...
Leggi Tutto
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Tarn.
Dal sec. 11° al 13° fu il focolaio principale del movimento eretico degli albigesi, seguaci dell’eresia catara (➔ catari). Nel contrastarlo, [...] , e la predicazione di Diego vescovo di Osma e di s. Domenico di Guzmán (1203), Innocenzo III fece predicare la crociata, rivolgendo appelli al re Filippo II Augusto e scomunicando Raimondo VI conte di Tolosa. Dopo un ulteriore appello, la nobiltà ...
Leggi Tutto
Comune della prov. di Viterbo (52,3 km2 con 8798 ab. nel 2008). Il centro è posto a 441 m s.l.m., sul versante esterno sud-orientale del recinto craterico del Lago di Vico. Industrie alimentari, meccaniche, [...] importante, conteso tra Chiesa e Impero dal tempo di Federico II. Possesso dei Prefetti di Vico e poi degli Anguillara, fra Urbano VIII e Odoardo Farnese e poi tra i Farnese e papa Innocenzo X, fu da questo comperata ed entrò allora a far parte del ...
Leggi Tutto
Feudatario napoletano (m. poco prima del 1266); seguì Federico II nella 5a crociata (1228), e fu nominato dall'imperatore bailo dei regni di Cipro e di Gerusalemme (1232-42). Caduto in disgrazia per la [...] la famiglia incarcerato, poi esiliato e accolto da Raimondo VII a Tolosa (1244-50). Morto Federico II, tornò a Napoli, dove si schierò a favore del papa Innocenzo IV e, eletto podestà di Napoli (1251), la difese validamente contro Manfredi; fu però ...
Leggi Tutto
Conte di Acerra (sec. 12º-13º), poi duca di Spoleto. Disceso in Italia con Enrico VI di Hohenstaufen, nei torbidi avvenuti alla morte dell'imperatore prese quasi come ostaggio (1206) il piccolo Federico [...] II, ma, tradito da Gualtiero di Palearia, dovette consegnarlo ad Innocenzo III. Sotto Ottone IV, D. rimase sempre uno dei feudatarî tedeschi più ostili alla Curia; fu nominato duca di Spoleto e poi conte d'Assisi. Fedele all'imperatore, si sforzò di ...
Leggi Tutto
Il primo dei tribunali della Curia romana ecclesiastica. Le sue competenze, fissate da Pio V nella costituzione In omnibus humanis rebus (1569), e successivamente determinate da Innocenzo XII, Benedetto [...] XIV, Pio X, Paolo VI e Giovanni Paolo II, riguarda soprattutto le materie relative al foro interno e alle indulgenze. Negli affari di coscienza l’interessato (o il suo confessore) in una lettera diretta alla p. espone il caso, tacendo il suo nome e ...
Leggi Tutto
Figlio (m. 1212) di Azzo V d'Este, fu il vero fondatore della potenza degli Estensi, profittando dell'eredità degli Adelardi di Ferrara; prese viva parte alle lotte politiche della città contro Salinguerra [...] , ed esercitò grande influenza qui come a Padova e a Verona ostacolando i disegni di Ezzelino II da Romano. Stava legando la sua fortuna a quella di Federico II di Svevia, allora in viaggio verso la Germania, quando la morte troncò la sua fortunata ...
Leggi Tutto
ducale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo ducalis, der. di dux «duce»]. – 1. agg. Di duca, del duca: corona d., milizie ducali. Quindi anche del doge, dogale: lettere d.; Palazzo d., a Venezia. 2. s. m. Moneta d’argento scifata, coniata nella...