Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] e nello stesso anno del Cattaneo nel volume pur esso miscellaneo Milano e il suo territorio.
In questi giri d'idee e di se prima se stesso o il lettore, ma con un candore d'innocenza che a bella prima incanta. Molto è paradosso e tale rimane; ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] all’assenza in lui del senso di colpevolezza: l’innocenza potrà pertanto coincidere benissimo con la «malvagità». Anche su , pur avendo frequentato a Roma, poi successivamente a Bologna, a Milano, Firenze, Pisa e nuovamente a Roma, indi a Napoli, gli ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] il gielo,
il barocco di questo concetto è ancora innocente, perché spontaneamente unisce le cose contrastanti, per virtù Vedi, in fine: Poesie, a cura di F. Flora, Milano, 1934 (contiene la Gerusalemme liberata con le principali varianti della ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] si rassereni nella sanità di impulsi accesi ma innocenti, dovrebbe poi mutare la propria interpretazione quando ., (sul Candelaio); F. Flora, Storia della letteratura italiana, II, 2, Milano, Mondadori, 1942, pp. 567 sgg.; D. Di Sacco, negli «Annali ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] Wesselski), è ancora in Italia quella di L. di Francia, Novellistica, Milano 1924, I, pp. 380-390; il giudizio più equilibrato e sicuro pentito delle sue gesta (si tratta non solo di burle innocenti, ma di vere ruberie, con spunti che potremmo dire ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] e come di incoraggiamento a quelle dei naturali e innocenti palpiti giovanili di amore, e di benevola ironia secolo XVII, Roma 1892; A. Paglicci-Brozzi, Il teatro di Milano nel secolo XVII, Milano [1892]; B. Brunelli, I teatri a Padova dalle origini ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] le fiabe sono importanti perché sono semplici e innocenti; per altri perché sono complicate e sapienti; giorno, verso la fine del 4° secolo dopo Cristo, andò a Milano a trovare il vescovo Ambrogio e rimase allibito: Ambrogio leggeva in perfetto ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] l’Istituto degli Innocenti; il 10 agosto 1882 venne riconosciuto da Erminia Cardini (1856-1935), che gli cura di P. Bagnoli, Firenze 1982; G. P., a cura di S. Gentili, Milano 1983; G. Invitto, Un “contrasto” novecentesco: G. P. e la filosofia, Lecce ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] granduca di Toscana, in qualità di capitano di fanteria, a Milano, per soccorrere gli Spagnoli; qui conobbe e sposò la nobile poi in volume unico con titolo la Strage de' riformati innocenti (Ginevra 1661), prima di una serie di opere anticattoliche ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] di S. Vento, in Le condizioni dell'oratoria sacra del Seicento, Milano 1916, p. 310) ha dedicato G. Pozzi nell'introd. e vol. di G. B. Marino, Dicerie sacre e La stragedegl'innocenti, Torino 1960. Del C. impresista ed emblematista si è occupato ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...