BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] al settembre 1907: inediti quelli intitolati L'acqua,L'uomo,La foglia di castagno, e stampato separatamente, nel 1906, l'Inno alla madre.
La produzione, abbastanza ristretta e che s'iscrive in un'età tutta giovanile, colpisce ancora oggi per certa ...
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Metrica
Sergio Bozzola
Le regole della scrittura in versi
Ogni scrittore che compone versi si sottopone volontariamente ad alcune regole. Possiamo paragonare tali regole a quelle che governano, per [...] . Ecco l’inizio di una sua poesia intitolata Alba festiva:
Che hanno le campane,
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
È un inno senza fine,
or d’oro, ora d’argento,
nel cielo sonnolento.
I primi tre versi, e i successivi tre, formano la prima ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] L’ossimoro finisce per penetrare nelle forme più diffuse della cultura mediatica dell’epoca (ad es., in Luigi Mercantini, “L’inno di Garibaldi”: «son tutte una sola le cento città», v. 33).
Nel Novecento l’ossimoro si collega alla nuova sensibilità ...
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FABRI, Alessandro
Marina Boscaino
Nacque a Castel San Pietro (Bologna) nel 1691. Dopo un'infanzia passata nel paese natio, il padre Gianpaolo lo mandò a studiare a Bologna presso i gesuiti del collegio [...] . Il soggetto, che si ispira ad un episodio tratto dagli Annali d'Italia di L. Muratori, costituisce un accorato inno alla fedeltà coniugale incarnata dalla protagonista che, pur di onorare la memoria del marito morto, resiste alle prevaricazioni e ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] siamo lontani da un’originalità poetica. Anche i testi religiosi di questo periodo sono gelide elucubrazioni sacerdotali; qualche inno si salva, e soprattutto alcuni testi sepolcrali. Il punto morto si supera con la rivoluzione politico-religiosa di ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] collezione di valore quale quella dei canti guerreschi contenuta nella cronaca Valerius Gedenckclanck (1626), in cui figura anche l’inno nazionale olandese Wilhelmus van Nassauwe (ca. 1570).
Nel 17° e 18° sec. i P. non contribuirono molto alla vita ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] ).
Un estro giocondo, un'autentica esultanza si avvertono a tratti in quel vistoso saggio di bravura stilistica e metrica che è l'inno bacchico (ivi, VII, 118-122): «Or d'ellera s'adornino e di pampino - i giovani e le vergini più tenere, - e gemina ...
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AMALTEO, Giovanni Battista
Anna Buiatti
Figlio dell'umanista Francesco e fratello di Girolamo e Cornelio, poeti anch'essi di una certa fama, nacque a Oderzo nel 1525. Si avviò giovanissimo agli studi [...] , verso temi nuovi, di carattere spirituale: cantò la vittoria di Lepanto e rimaneggiò per ordine di S. Carlo l'inno di Paolino d'Aquileia Miraculum laudabile nel Nostrum parentem maximurn, entrato a far parte del breviario Ambrosiano. In questi anni ...
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PALEOTTI, Camillo
Irene Iarocci
PALEOTTI, Camillo. – Nacque probabilmente nel 1482 da Vincenzo, giurista, e da Dorotea Foscherari, sposata da Vincenzo in seconde nozze dopo la morte della prima moglie [...] come di un poeta apprezzato, ma disordinato nella produzione e restio a lasciar vedere le sue opere; nomina un suo inno a s. Francesco, una apoteosi virgiliana, degli epigrammi e delle opere in prosa. Pierio Valeriano lo descrive come «giovane dotato ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] è spasmodicamente sforzata; la canzone Per il congresso di Udine (1797), in cui vorrebbe salutare Napoleone liberatore d'Italia; l'inno cantato al teatro della Scala di Milano il 21 genn. 1799 anniversario della morte di Luigi XVI, nel quale l ...
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inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...
Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...