Benedettino, primo poeta cristiano in Inghilterra (m. 670 circa). Umile bovaro, a quanto racconta Beda (Hist. Eccl., IV, 24), del monastero di Streoneshalch, mentre una notte si svolgeva ivi una gara di [...] canto, come per divina ispirazione fu spinto a poetare e improvvisò un mirabile inno alla creazione, di cui Beda riporta in latino alcuni versi e che è l'unica opera sicura. L'umanista F. Junius (François du Jon) gli attribuì i poemi sulla Genesi, l' ...
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Scrittore bizantino (sec. 8º), diacono e cartofilace di S. Sofia. Amico dell'imperatore Eraclio, ne cantò le vittorie in tre poemi: La spedizione contro i Persiani, La disfatta degli Avari, l'Eracliade. [...] Scrisse anche l'Exaemero (sulla creazione del mondo), La vita vana, La vita umana, l'Inno alla Resurrezione, epigrammi, una polemica antimonofisita (Contro l'empio Severo). ...
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BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] Scotti Robolotti. Prima manifestazione di fede liberale fu un suo modesto inno popolare, scritto in occasione della concessione dello statuto di Carlo Alberto e musicato dal maestro R. Manna. Scoppiata la guerra, il B. accorse, ai primi di maggio del ...
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Poeta, professore e vescovo svedese (Uleåborg, Finlandia, 1772 - Härnösand 1847). Assimilò presto il gusto romantico attraverso lo studio di Herder e di Milton, di Ossian e di Gray, ed espresse il suo [...] sentimento erotico e religioso a un tempo nella lirica, che abbraccia la solennità celebrativa dell'inno e del salmo e la grazia agghindata dell'idillio: Människans anlete ("Il volto umano", 1793); Det nya Eden ("Il nuovo Eden", 1794); Sȧng över ...
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Poetessa greca, nata o vissuta a Bisanzio nel sec. 3º a. C., moglie di Andromaco detto ϕιλόλογος, "il dotto", madre di Omero il Giovane, uno dei poeti della Pleiade tragica, e contemporanea di Anite; scrisse [...] carmi epici, elegiaci, lirici. Ci restano il primo verso di un suo inno a Posidone e 10 esametri di un carme Μνημοσύνη sull'infanzia di Zeus a Creta; niente delle ᾿Αραί, "Imprecazioni", genere nuovo, coltivato poi da Callimaco nell'Ibis, da Euforione ...
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Poeta islandese (Skógar 1835 - Akureyri 1920), pastore protestante, per alcuni anni anche giornalista; rivelò la sua natura prevalentemente lirica in opere teatrali (Helgi hinn magri "H. il magro", 1890; [...] Jon Arason, 1900), nonché nei Ljóđmaeli ("Canti"), di calda e colorita intensità. A lui si deve, fra l'altro, l'inno nazionale islandese Ó, Guđvors lands (1874) e varie traduzioni da Shakespeare, Byron e Ibsen. ...
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Poeta greco (Zante 1798 - Corfù 1857). Compì gli studî in Italia (1808-18), dove fece le prime esperienze poetiche. Tornato in patria, continuò a scrivere in italiano (Rime improvvisate, 1822), ma ben [...] gli stessi ideali che animavano i suoi compatrioti nella lotta contro i Turchi (῎Υμνος εἰς τὴν ᾿Ελευϑερίαν "Inno alla libertà", 1823, poi divenuto l'inno nazionale greco; ᾿Ωδὴ στὸ ϑάνατο τοῦ Λὸρδ Μπάιρον "Ode in morte di Lord Byron", 1824). Difese la ...
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Scrittore lituano (Hannover 1831 - Oslo 1904), originario di Hannover; spirito cosmopolita, poliglotta e fervente patriota, curò la stesura di un manifesto con migliaia di firme volto a ottenere il riconoscimento [...] della lingua lituana nelle scuole. È autore fra l'altro di una poesia che ebbe grande fortuna anche come secondo inno nazionale: Lietuvininkai mes esam gime ("Noi siamo nati lituani"). ...
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Nome letterario della scrittrice arabo-libanese Maryam Ziyada (Nazareth 1895 - Il Cairo 1941). Cattolica e di educazione occidentale, convinta assertrice del femminismo, fu nel primo dopoguerra la più [...] brillante giornalista araba. La parte più durevole della sua produzione è data da poemetti in prosa (tra cui, di argomento italiano, l'Inno alle fontane di Roma). ...
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Poetessa greca di Argo (5º sec. a. C.); celebre per aver armato le donne di Argo dopo la sconfitta della città ad opera di re Cleomene I di Sparta. Delle sue poesie restano pochi frammenti. Usò una forma [...] particolare di verso, il telesilleo, in interi canti cultuali come in un inno alla Gran Madre degli dèi, giuntoci in un'iscrizione di Epidauro del 3º sec. a. C. (che però taluno considera una tarda imitazione). ...
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inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...
Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...