SALÎ (Salii)
Giulio Giannelli
Si designava con questo nome uno dei più antichi e importanti sodalizî sacerdotali romani. Per l'importanza delle funzioni ad essi commesse nel culto pubblico, venivano [...] ", ed eseguirvi, a gruppi o tutti insieme, le loro danze, battendo le lance sugli scudi e cantando il loro antichissimo inno sacro (carmen saliare), una specie di litania, il cui senso riusciva ormai oscuro in età storica. Alla fine di ogni giorno ...
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, Arcivescovo di Colonia dal 1056 al 1075, nato verso il 1010 in Svevia, morto a Colonia il 4 dicembre 1075. Severo, avido di onori e di comando e, per quanto disposto ad apprezzare la rigidezza monastica [...] a giuramento, per difendersi dall'accusa di fellonia. La biografia di A., scritta nel 1105 in Siegburg, come pure l'inno di A., condotto sulla traccia di quella, lo raffigurano nei modi consueti della leggenda agiografica. Nel 1183, A. fu canonizzato ...
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Poeta danese, nato a Copenaghen il 18 novembre 1743, morto il 17 marzo 1781. Educato in ambiente famigliare pietista, severo e un poco triste; a 11 anni orfano del padre; a 16 anni fuggiasco da casa, volontario [...] (Re Cristiano stava presso l'alto albero maestro) in Fiskerne è diventato poi, in Danimarca, su musica di D. L. Rogert, inno nazionale. In queste opere e in numerose altre singole liriche, in cui l'E., pur serbando talvolta una settecentesca lindura ...
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GRASS, Günter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Danzica il 16 ottobre 1927. Ha esordito come lirico, e ha proseguito poi su un suo filone, ben caratterizzato dalla predilezione per temi e [...] umana e, in essa, del ruolo anonimo ma essenziale della donna, da vedere non come facile parafrasi di un inno all'emancipazione ma come storia della comune aspirazione alla comprensione e alla libertà.
Bibl.: Th. Wieser, G. Grass, Neuwied ...
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L'Apocalisse giovannea accenna in tre passi (I, 8; XXI, 6; XXII, 13) alla filiazione divina del Cristo, presente accanto al Padre ab aeterno e sino alla consumazione dei secoli. Ma il concetto è anche [...] l'uso affine del nome divino 'Ιαώ), è ΑΑΑ-ΩΩΩ (v. C. Schmidt, Kopthch-gnostische Schriften, Lipsia 1905). Un antico inno dell'antifonario di Bangor, in uso nella liturgia celtica, reca le strofe:
Alpha et omega
ipse Christus dominus
venit, venturus ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] riassume il Timeo secondo Proclo, come il Klingner e il Theiler hanno giustamente mostrato; le tre parti di questo inno corrispondono alle tre tappe della "conversione" neoplatonica culminante nel ritorno a Dio. Non vi è alcun motivo per riportare ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] impronta del nuovo Impero sacro e romano. Mentre il greco Cristoforo, vescovo di Olivolo, supposto traduttore in latino dell'Inno acatisto in onore della Vergine, veniva costretto all'esilio o a un ruolo in sottordine (segno dell'indebolirsi della ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] solco delle grandi mem., Milano 1955, pp. 117-130, 234-256.
Sulle poesie giovanili, F. Rocchi; G. Rocchi, p. 31; G. Mazzoni, L'inno "A Venere" di B. B. e un episodio di Nonno da Panopoli, in Museum, XI (1927), pp. 3-14; sugli Inni, G. Albini, Giulio ...
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Verdi
Viva V.E.R.D.I.
Giuseppe Verdi, l'Italia e l'Europa
di Quirino Principe
27 gennaio
In tutte le parti del mondo si celebra il centenario della morte di Verdi. A Parma, alla presenza del presidente [...] nel quadro di una federazione di sovrani: una condotta politica che durò poco. In ogni caso, la 'patria' di cui parla l'inno è il reame borbonico, non la patria italiana "libera, una e repubblicana" auspicata nell'aprile di quell'anno da Verdi in ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] m. (nèbris, pardalis, thìrsos, serpenti) queste figure sono indicate con la vasta denominazione di ninfe come per il vaso François. Nell'Inno omerico ad Afrodite (5 262 s.) i sileni si uniscono ad esse. Anche le balie del Dioniso di Nisa sono ninfe ...
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inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...
Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...