LASO (Λάσος, Lasus)
Angelo Taccone
Musico greco, di Ermione, figlio di Carmino, nato secondo Suida nella 58ª olimpiade. Visse alla corte d'Ipparco, dove avrebbe scoperto le falsificazioni d'Onomacrito. [...] di musica e che la partizione sua sia stata poi conservata da tutti quanti i suoi successori. Si ricorda di lui un inno in onore di Cerere composto senza l'uso della lettera esse. Ma tra le sue composizioni poetiche le più famose furono i ditirambi ...
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Compositore, nato a Tarrega (Catalogna) il 24 ottobre 1789, morto a Madrid il 17 marzo 1855. Studiò a Urgel e a Barcellona, dove fu poi direttore d'orchestra dell'opera italiana. Come direttore fu chiamato [...] di composizione al conservatorio. Scrisse nove opere teatrali su testo italiano, di cui specialmente la prima, Adela di Lusignano, ebbe buon successo; scrisse anche musica sacra, corale, orchestrale, da camera e per canto e l'inno nazionale cileno. ...
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GANIMEDE (Γανυμήδης, Ganymēdes)
H. Sichtermann
Figlio di Tros secondo l'Iliade, figlio di Laomedonte secondo la Piccola Iliade (Ellanico indicherà poi Callirhoe come sua madre), ad ogni modo proveniente [...] furono dati in compenso dei cavalli immortali, o, secondo fonti più tarde (Piccola Iliade), un aureo tralcio di vite.
Nell'Inno Omerico ad Afrodite (v. 200 ss.) rapitore è un vento impetuoso. Ibico (Schol. Apoll. Rhod., iii, 158, 30), Teognide (1345 ...
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autodiscriminazione
s. f. L’attuazione di una discriminazione nei confronti di sé stessi.
• La proposta è partita dal Comitato Olimpico. Frustrati dal vedere gli atleti di altri paesi che cantano sul [...] sportivi della Spagna intera hanno deciso che era il momento di porre fine a questa sorta di autodiscriminazione: l’inno nazionale spagnolo deve avere dei versi, parole che possano essere cantate con orgoglio. (Alberto Flores d’Arcais, Repubblica, 1 ...
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Poeta ungherese (Pusztanyék 1800 - Pest 1855). Formatosi in ambito romantico (studiò Shakespeare, Goethe), diresse nel 1928 la rivista Tudományos Gyűjtemény ("Collezione scientifica"), divenendo un personaggio [...] ; Vérnász "Nozze sanguinose", 1833; Marót bán "Il bano Marót", 1838) e liriche (Szózat "Appello", 1836, che divenne l'inno nazionale ungherese; A vén cigany "Il vecchio zingaro", 1854, ditirambo), appaiono fusi gli ideali del romanticismo europeo con ...
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STRANDBERG, Carl Vilhelm August
Giuseppe Gabetti
Poeta svedese nato a Stigtomta presso Nyköping il 16 gennaio 1818, morto a Stoccolma il 5 febbraio 1877. Giornalista, traduttore (di Herweg, Fallersleben, [...] pansar, 1845; Vilda rosor, 1848); ma per la facile larga vena e l'entusiastico pathos alcuni singoli canti - l'inno Ur svenska hjartans djup, la canzone Vaticinium contro la Russia, ecc. - hanno una nota personale e trovarono profonda risonanza nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Poesia e religione: il pantheon ellenico tra invenzione e tradizione
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una religione [...] Muse e racconti le circostanze eccezionali in cui le dee in persona lo hanno scelto per celebrare la stirpe degli dèi immortali (Inno alle Muse, a cura di Pietro Pucci, Pisa 2007).
Mentre pascola i suoi armenti alle falde dell’Elicona, un monte della ...
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Lizzi, Achille. – Compositore e direttore d’orchestra italiano (Terracina 1882 - Monza 1975). Fratello del musicista Virgilio e zio di Michele, si diplomò nel 1908 all’Accademia di Santa Cecilia; dopo [...] al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ritiratosi dal corpo militare, diresse varie bande civili locali. Tra le sue opere: Inno pontificio (1929); Bellezza mia (1930); La Brianzola (1953); Emilia (1956); Sentimento (1957); Lidia (1960). ...
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trumpista
s. m. e f. e agg. Sostenitore di Donald J. Trump; che si richiama a Donald J. Trump.
• Molto più del contenuto di queste grevità, sul quale i trumpisti non hanno voglia e tempo di soffermarsi, [...] Serra, Repubblica, 7 gennaio 2016, p. 26, Commenti) • Trump brinda con il suo vino. I trumpisti cantano a squarciagola l’inno nazionale. Chiudono con un grido: «L’America siamo noi». (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 9 novembre 2016, p. 2) • La ...
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Nome con cui è noto il poeta e patriota greco Andònios Kyriazìs (Velestino [antica Fere, donde l'appellativo Fereos], Tessaglia, 1757 - Belgrado 1798). Giovanissimo, fu segretario di notabili fanarioti [...] un manuale di scienze naturali, tradusse testi di autori francesi, un dramma di Metastasio, scrisse programmi politici e poesie d'indole patriottica (famosissimo il Θούριος "Inno di battaglia", 1796). Molto nota anche la sua attività di cartografo. ...
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inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...
Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...