Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] scenografi, come avvenne per Thaïs (1917) di Anton Giulio Bragaglia che ebbe come collaboratore Enrico Prampolini, e per L'inhumaine (1924; Futurismo) di Marcel L'Herbier che avrebbe fatto appello a Fernand Léger, Claude Autant-Lara, Robert Mallet ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] alle qualità espressive dell'immagine che agli aspetti testuali e di sceneggiatura privilegiati da Delluc, realizzò L'inhumaine (1924; Futurismo), melodramma fantastico che mette in scena il gusto estetico dell'epoca, opera antologica sull'art ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] suggestione, nonché compromesse con la teorizzazione e la pratica della soggettività d'autore. Esemplare in questo senso L'inhumaine (1924; Futurismo) di Marcel L'Herbier, che contiene sia vere s., sia momenti segnati da marche stilistiche fortemente ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] . Messel, M. Relph, P. Sheriff. Altrettanto rigogliosa la situazione in Francia dove, alla stilizzazione degli anni Venti (L'inhumaine, di M. L'Herbier, s. di F. Léger, 1923), subentra l'impressionismo della seconda avanguardia con L. Meerson, magico ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] d’area colta come A. Honegger (La rosa sulle rotaie e Napoléon di Gance, 1923 e 1926) e D. Milhaud (L’inhumaine di l’Herbier, 1923, sebbene come compilatore; Madame Bovary di Renoir, 1933; La cittadella del silenzio di Gance, 1937, in collaborazione ...
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