Pittore e scrittore francese (Lione 1814 - ivi 1892); allievo di V. Orsel, poi di Ingres, appartenne al gruppo dei preraffaelliti lionesi. Autore di numerose composizioni d'intonazione mitico-religiosa, [...] le sue opere migliori sono un quadro al museo di Lione (Fleurs de champ, 1845) e alcuni ritratti. Espose le sue idee estetiche nel volume Opinion d'un artiste sur l'art (1877) ...
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Pittore (Charleroi 1787 - Bruxelles 1869). Allievo di J.-L. David, amico di J.-A.-D. Ingres, che conobbe durante un soggiorno a Roma (1817-22), fu autore di composizioni religiose e mitologiche; notevoli [...] sono i ritratti nei quali il rigore formale e un'armonia cromatica particolare si uniscono a una penetrante analisi psicologica del modello (La famiglia de Hemptinne, 1816, Bruxelles, Musées royaux des ...
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Pittore e giornalista (Parigi 1797 - ivi 1871), figlio di Louis-François. Amico di J.-A.-D. Ingres, di E. Delacroix e soprattutto di C. Corot, dipinse paesaggi acutamente osservati dal vero. Dal 1854 diresse [...] il Journal des Débats ...
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Pittore, incisore e litografo (Roma 1813 - Marlotte, Seine-et-Marne, 1873). Allievo di M. Langlois e di Ingres, fu direttore dell'accademia di Digione. È noto per le sue illustrazioni delle opere di scrittori [...] romantici (V. Hugo, A. Dumas, Th. Gautier, ecc.) e per la sua collaborazione a un'ed. illustrata della Gerusalemme liberata. Fu anche paesaggista ...
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Stürler, Franz Adolf
Camillo Semenzato
Pittore (Parigi 1802 - Versailles 1881), figlio dello scultore Karl Emanuel. Fu discepolo di Ingres e risiedette lungamente a Firenze, dove si recò nel 1831 e [...] dove studiò i pittori del Rinascimento italiano.
Nel 1839, a Firenze, fece il ritratto di Franz Liszt, ora al museo di Berna. Nel 1853 ritornò a Parigi e si stabilì a Versailles. Opere sue si trovano nel ...
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Scultore (Savignano, Prato, 1777 - Firenze 1850). Ventenne si recò a Parigi, alla scuola di L. David, e strinse amicizia con Ingres e partecipò alla decorazione di Place Vendôme. Discostandosi dagl'ideali [...] neoclassici, si orientò verso l'arte toscana del 15º sec., ricercando la bellezza fuori dei canoni accademici. Chiamato (1807) da Elisa Baciocchi a dirigere l'Accademia di Carrara, caduto Napoleone passò ...
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Pittore (Haarlem 1804 - ivi 1862), nipote e allievo di Cornelis; le sue prime opere risentono dell'arte di J. A. D. Ingres e J. L. David; si occupò di preferenza di pittura di genere e di ritratto con [...] fare sciolto e naturale (Adriaan van der Haap, 1835, e Il circolo Muiden, 1852, entrambi ad Amsterdam, Rijksmuseum). Fondò l'associazione "Arti et Amicitiae". Fu maestro di J. Israëls, e (1830-50) direttore ...
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MOTTEZ, Victor-Louis
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato il 13 febbraio 1809 a Lilla, morto a Bièvres il 7 giugno 1897. Allievo dell'Ingres, il M. fece un lungo soggiorno in Italia (1835-42) dove eseguì [...] , tutti dipinti a olio, con una maniera larga e cupa che fa pensare a Gigoux.
Bibl.: Amaury-Duval, L'Atelier d'Ingres, Parigi 1878; Catalogues et tableaux provenant de l'atelier de V. M., ivi 1898; L. Rosenthal, Du Romantisme au réalisme, ivi ...
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Scrittore e critico d'arte francese (isola d'Arz 1798 - Parigi 1874). Aderì alla corrente artistico-religiosa formatasi specialmente tra gli allievi di Ingres, d'ispirazione parallela a quella dei Nazareni; [...] la sua critica tende a ricercare, soprattutto nell'arte dei "primitivi", fattori mistici e simbolici (De l'art chrétien, 1841) ...
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Incisore italiano (Civitavecchia 1801 - Milano 1869). Studiò a Roma, dove fu in rapporto con Thorvaldsen. A Parigi (1823-36) fu in contatto con Ingres, del quale incise Il voto di Luigi XIII, e diresse [...] le incisioni della Collezione storica di Versailles. Insegnò poi incisione nell'Accademia di Bruxelles e (dal 1860) in quella di Milano. Ardente patriota, combatté con Garibaldi nel 1866. Per precisione ...
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