Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] '75, Pina Bausch nell'85, Kantor nel '91, Ariane Mnouchkine nel '68 e nel '75, Otomar Krejca nel '68 e nel '70, IngmarBergman col Sogno di Strindberg nel '70, Chereau colla Solitude dans les champs de coton di Koltès nel '95, il Living nel '65 e ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] San Paolo si dimostra interessata principalmente alle opere di rilevanza artistica in 16 mm, come l’intera filmografia di IngmarBergman (il primo film, Il posto delle fragole del 1957, viene introdotto nel catalogo della società nel 1965), le opere ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] per esplorarne la tenuta e i limiti, le possibilità e i ricambi; matura grazie a registi come Michelangelo Antonioni o IngmarBergman, divisi per il modo di procedere, ma accomunati dalla volontà di piegare il cinema a forma espressiva; si afferma ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] fra S.P. Djagilev e V.F. Nižinskij; e il breve e concentrato Efter repetitionen (1984; Dopo la prova) di IngmarBergman, interpretato da Lena Olin, Ingrid Thulin ed Erland Josephson, quest'ultimo portavoce e quasi controfigura dell'autore. Nel corso ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] Godard, François Truffaut, Jacques Rivette, Eric Rohmer, ma anche di Michelangelo Antonioni, Bernardo Bertolucci, Federico Fellini, IngmarBergman, Wim Wenders, Rainer W. Fassbinder o in un'altra prospettiva Jonas Mekas, Kenneth Anger o Jack Smith ...
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Orientamenti dell’arte contemporanea
Stefano Chiodi
La condizione postmediale delle arti visive
All’inizio del 21° sec., le tendenze in atto nell’ambito delle arti visive si inscrivono in uno scenario [...] che esplora senza mai mostrarlo un luogo centrale (reale e immaginario al tempo stesso) dell’opera di IngmarBergman. Meccanismo tipico dei suoi lavori è un processo di decostruzione narrativa che permette di trasfigurare scene quotidiane o ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] musical, per esempio. All'opera Il flauto magico di Mozart si sono dedicati, in forma diversissima, il regista svedese IngmarBergman e l'italiano Emanuele Luzzati, che ne ha ricavato una coloratissima versione a cartoni animati.
Non si contano poi i ...
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Il teatro frammentato
Antonio Audino
Il teatro nella società del rischio
Osservare il teatro di questo inizio secolo vuol dire rivolgere lo sguardo, innanzitutto, oltre i confini del palcoscenico, o [...] ’Europa del Nord, come nel caso del norvegese John Fosse (n. 1959), vicinissimo alla lezione di maestri come Henrik Ibsen o IngmarBergman, oppure degli svedesi Lars Norén (n. 1944) e Per Olov Enquist (n. 1934); ma in realtà tutta l’Europa (Italia ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] atto a livello internazionale. Il marchio autoriale divenne in breve la garanzia di qualità del prodotto: IngmarBergman, Federico Fellini, Kurosawa Akira, Michelangelo Antonioni, Alain Res-nais, Truffaut e tanti altri, compresi alcuni hollywoodiani ...
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Cinema ed estetica analitica
Daniela Angelucci
Soltanto negli ultimi anni in Italia gli studiosi di estetica hanno cominciato a occuparsi della riflessione elaborata dalla filosofia analitica angloamericana, [...] cinematografiche in cui vi è un autore indiscusso (e l’esempio indicato è Nattvardsgästerna, 1962, Luci d’inverno, di IngmarBergman), vi sono film che hanno makers ma non autori, poiché nessuno ha sufficiente controllo perché il film rifletta una ...
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smucinare
v. intr. e tr. (region.) Frugare, armeggiare, rovistare; in senso estensivo, mettere le mani addosso. ♦ Tommasino allora fece bonaccione: "Che, te n'eri scordato, te n'eri?" "Zì," fece l'altro con una mossetta della testa, smuovendosi...