Fisico inglese (Wigton, Cumberland, 1862 - Londra 1942), prof. di matematica e fisica all'univ. di Adelaide, quindi in quelle di Leeds e di Londra. La sua opera, insieme a quella del figlio William Lawrence, [...] fu dedicata principamente allo studio dei cristalli per mezzo dei raggi X. Essi per primi costruirono uno spettrografo basato sulla diffrazione dei raggi X da parte di reticoli cristallini, riuscendo a ...
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Fisico e chimico inglese (Londra 1832 - ivi 1919); fondatore (1859) del Chemical News che diresse fino al 1906; socio straniero dei Lincei (1908). Isolò nel 1861 il tallio, determinandone accuratamente [...] il peso atomico; scoprì poi il processo di amalgamazione del sodio per separare oro e argento dai loro minerali (1865); formulò (1886) una ipotesi sui pesi atomici che anticipava la scoperta dell'isotopia; ...
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Geofisico inglese (Eccles, Lancashire, 1888 - Boulder, Colorado, 1970). Assistente nell'osservatorio di Greenwich (1910-14), poi prof. di filosofia naturale nelle univ. di Manchester (1919-24), Londra [...] (1924-46), Oxford (1946-53), e direttore (dal 1951) dell'istituto di geofisica dell'univ. dell'Alaska, membro di numerose accademie e società scientifiche; ebbe nel 1956 il premio Feltrinelli dell'Acc. ...
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Chimico e fisico inglese, di nobile famiglia (Nizza 1731 - Londra 1810); uno dei più eminenti del 18º sec. Fondamentale fu il suo contributo alla chimica dei gas: nel 1766 isolò e studiò l'idrogeno ("aria [...] infiammabile"), da lui identificato con il flogisto, della cui teoria era sostenitore. Contemporaneamente a D. Rutherford (1772) individuò nell'azoto ("aria flogisticata") un componente dell'aria, ma non ...
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Astronomo, fisico e matematico inglese (Southport 1877 - Dorking, Surrey, 1946). Nella teoria cinetica dei gas ha dato nuove dimostrazioni delle leggi di equipartizione dell'energia e delle formule per [...] la distribuzione delle velocità molecolari. In astrofisica ha effettuato numerose ricerche sulla dinamica e sull'evoluzione delle stelle, nonché sulla formazione delle nebulose spirali, ed è noto per una ...
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Fisico inglese (Newcastle upon Tyne 1929 - Edimburgo 2024), prof. emerito di fisica teorica nell'università di Edimburgo (dove ha insegnato dal 1980). Ha dato un contributo decisivo alla costruzione della [...] moderna teoria di campo delle interazioni fondamentali (il cosiddetto Modello Standard), ipotizzando un meccanismo teorico (meccanismo o fenomeno di H.) di rottura spontanea della simmetria di gauge in ...
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Scrittore e scienziato inglese (Leicester 1905 - Londra 1980). Ricercatore nel campo della fisica a Cambridge (1930-50), durante la seconda guerra mondiale fu esperto scientifico governativo. Nel 1957 [...] gli fu conferito il titolo di baronetto. In una celebre conferenza (stampata nel 1959, Two cultures and the scientific revolution; trad. it. 1964), denunciò la pericolosa divisione della società occidentale ...
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Fisico e matematico inglese (Bristol 1902 - Tallahassee, Florida, 1984), premio Nobel per la fisica nel 1933. Diplomato in ingegneria elettrica, virò poi i suoi interessi verso la scienza fondamentale. [...] Nel 1926 ottenne il dottorato a Cambridge in matematica applicata e fisica teorica, interessandosi soprattutto di dinamica relativistica e di teoria dei quanti, e dal 1932 vi cominciò a insegnare matematica. ...
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Fisico, matematico e naturalista inglese (Freshwater, isola di Wight, 1635 - Londra 1703). Membro della Royal Society (1663) e prof. di geometria nel Gresham College di Londra (1665), ideò e perfezionò [...] dispositivi legati alla misurazione del tempo (scappamento ad ancora, molle a spirale applicate ai bilancieri ecc.). Nel 1660 enunciò la celebre legge di proporzionalità tra deformazioni elastiche e sforzi ...
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Fisico e matematico inglese (Londra 1850 - Torquay, Devonshire, 1925). Membro della Royal Society dal 1891, sviluppò la teoria del campo elettromagnetico già enucleata da J. C. Maxwell ed elaborò il metodo [...] elettrostatica e all'induttanza delle linee elettriche, dimostrando contro la legge di W. H. Preece, direttore dei telegrafi inglesi, che non esistevano limiti alla lunghezza delle linee telefoniche e che la telefonia a grande distanza era possibile ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...