Scultore inglese, nato a Leeds il 18 luglio 1916. Ha prodotto gruppi di figure prevalentemente in bronzo nei quali cerca di conciliare il movimento con la massa.
I segni distintivi del corpo umano vengono [...] generalmente usati come commento umoristico, con il quale il corpo è ridicolizzato, rivelando il completo disinteresse dell'artista per la forma umana. Prima personale a Londra nel 1952. Ha esposto alla ...
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Uomo di corte e collezionista inglese (n. 1586 - m. Padova 1646). Di famiglia cattolica, figlio di Philip, passò all'anglicanesimo. Da Giacomo I e da Carlo I ebbe varie cariche; nel 1621 fu creato maresciallo; [...] contro la Scozia. Nella sua casa di Londra (Arundel House) formò la prima raccolta inglese di oggetti d'arte (donata nel 1667 all'università di Oxford, e oggi all'Ashmolean Museum) e di libri, che passarono alla Royal Society e al British Museum ...
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Architetto britannico (Glasgow 1926 - Londra 1992). Elaborò la sua originale produzione tendendo, inizialmente, a una sorta di purismo razionalista filtrato attraverso le ricerche del neoplasticismo, del [...] con L. Krier. Effetti di queste compresenze linguistiche, in linea con il tradizionale sperimentalismo dell'architettura inglese, sono riscontrabili in opere di notevole interesse che inseriscono S. tra i maestri dell'architettura contemporanea ...
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Scultore (Leith 1924 - Londra 2005). Studiò a Edimburgo e a Londra, dove insegnò alla St. Martin's school of art. Figura di notevole interesse della scultura contemporanea, dal 1952 fece parte dell'Independent [...] Group. Accanto a opere che anticipano alcune espressioni della pop art inglese, e che sono caratterizzate da una superficie ruvida e scabra, o dall'unione di pezzi prefabbricati (Neorema, 1974, Amburgo, Kunsthalle) creò anche alcune opere monumentali ...
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Poeta, artista e agitatore sociale inglese (Elm House, Walthamstow, 1834 - Hammersmith 1896). Nato da famiglia di facoltosi commercianti, fu dapprima avviato alla carriera ecclesiastica anglicana: nel [...] di poemi narrativi (The life and death of Jason, 1867; The earthly paradise, 1868-70). Tradusse molte saghe islandesi in prosa inglese e la saga germanica e scandinava gli ispirò The story of Sigurd the volsung and the fall of the Niblungs (1876 ...
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Amatore e scrittore d'arte inglese (Londra 1864 - Firenze 1916); raccolse nella sua casa di Firenze (un antico palazzo sangallesco) dipinti, disegni e oggetti antichi che donò, con l'edificio, allo stato [...] italiano; il prezioso complesso costituisce il Museo Horne. Scrisse un libro sul Botticelli (1908) ...
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(o claristorio) Calco del termine inglese clerestory, che indica una parete finestrata, con particolare riferimento alla parete superiore della navata centrale di una basilica, più alta delle navate laterali [...] e aperta da una serie di finestre che permettono l’illuminazione naturale dell’interno ...
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Kossoff, Leon
Alexandra Andresen
Pittore inglese di origine russa, nato a Londra il 7 dicembre 1926. Ha frequentato a Londra la St. Martin's School of Art (1949-53), dove ha poi insegnato (1966-69), [...] città, ha esordito con una mostra personale presso la Beaux-Arts Gallery. Tra gli esponenti, con F. Auerbach, della nuova figurazione inglese, K. è emerso all'attenzione di un più vasto pubblico a partire dagli anni Ottanta, e in particolare dopo l ...
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Collezionista (Firenze 1838 - ivi 1906); inglese di madre italiana, nella villa già dei Davanzati e da lui ricostruita, presso Firenze, raccolse, insieme a un certo numero di dipinti (C. Crivelli, Francesco [...] di Giorgio Martini, Bronzino), moltissimi oggetti d'arte, e soprattutto una ricchissima collezione di armi di ogni luogo e di ogni epoca (in maggioranza italiane e spagnole), costituendone un museo che ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] , sotto il suo genio pratico e commerciale, oltre che tecnico, non soltanto divenne grande parte dell'industria ceramica e del commercio inglese, ma si aprì un larghissimo campo in tutto il mondo.
Bibl.: L. Jewitt, The Wedgwoods, being a life of J. W ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...