Espressione inglese che indica un insieme complesso di procedure e politiche atte a migliorare la gestione (e la programmazione) del bilancio pubblico sia dal punto di vista contabile e finanziario, sia [...] per quanto riguarda le modalità di produzione e allocazione della spesa pubblica. Il proposito della s.r. è dunque quello di incrementare l’efficacia della spesa rispetto agli obiettivi e favorire una ...
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Istituto bancario inglese specializzato in credito immobiliare. È balzato agli onori della cronaca nel 2007, quando ha dovuto ricorrere alla Banca d’Inghilterra per sopperire alle perdite miliardarie provocate [...] dalla crisi dei mutui; incapace di ripagare il debito contratto, nel febbraio del 2008 N.R. è stata nazionalizzata. Tuttavia, dopo quattro anni il governo britannico ha venduto la banca al gruppo Virgin ...
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Commerciante inglese (Giamaica 1770 - Londra 1849); nel 1847, con un capitale di 50.000 dollari, diede vita alla Fondazione H. (ingl. H. Trust) con lo scopo di diffondere il cristianesimo "nella sua forma [...] più semplice e comprensibile" e di promuovere "il libero esame in materia religiosa". Questa fondazione alimentò, oltre che numerose borse di studio, sin dal 1878 anche le annuali serie di conferenze, ...
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Economista e pubblicista inglese (Londra 1884 - ivi 1966); nel 1947 fu creato barone di Danehill. Prof. di economia politica nelle università di Cambridge e di Londra (1909-12), direttore dell'Economist [...] (1922-38) e dal 1930 al 1950 presidente del News Chronicle. Durante le due guerre mondiali ebbe importanti incarichi in patria e all'estero e fu, quindi, vicepresidente del comitato consultivo del Consiglio ...
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Studioso inglese di filosofia e di economia (Sheffield 1791 - Cheltenham 1870); seguace dell'empirismo nella teoria della conoscenza e dell'utilitarismo in etica, fu noto soprattutto per la sua critica [...] alla teoria della visione di Berkeley (Review of Berkeley's theory of vision, 1842) e per A critical dissertation on the nature, measure and causes of value (1825, rist. 1931), che con acume e originalità ...
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Finanziere inglese (n. 1760 - m. 1815), autore di An inquiry into the nature and effects of the paper credit of England (1802), non esente da difetti, ma mirabile per novità e chiarezza e precorritrice, [...] sotto varî aspetti, dei moderni sviluppi dell'analisi monetaria e creditizia. Considerò infatti la velocità di circolazione come variabile legata alla fiducia, colse le relazioni tra moneta, prezzi e saggi ...
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Economista inglese (Swanage, Dorset, 1907 - Cambridge 1995), influenzato dalle idee di J. M. Keynes lavorò dapprima alla Società delle Nazioni (1937-40), fu poi consulente dell'esecutivo laburista (1946-47), [...] prof. nella London school of economics (1947-57) e nell'univ. di Cambridge (1957-68), esperto di problemi del commercio internazionale. Premio Nobel per le scienze economiche nel 1977 insieme a B. Ohlin. ...
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Economista e uomo politico inglese (Rangpur, Bengala, 1879 - Oxford 1963); rettore della London School of Economics dal 1919 al 1937, e dell'University College di Oxford (1937-45), ideò (1942) il complesso [...] piano di assicurazione sanitaria obbligatoria e gratuita per tutti (indipendentemente dal loro reddito) e di previdenza per il caso di disoccupazione, vedovanza, vecchiaia e morte che è detto appunto from ...
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Economista inglese (Derby 1858 - Hampstead, Londra, 1940). Attratto dall'aspetto sociale dell'economia, assunse posizione di eretico, come affermava egli stesso, di fronte alla scienza economica del suo [...] tempo, dominata dal pensiero di A. Marshall, e sottolineò lo sbocco imperialistico del capitalismo e la connessione tra la sperequata distribuzione delle ricchezze e la disoccupazione. Opere principali: ...
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Economista inglese di origine austriaca (Vienna 1917 - Princeton 2019); il suo cognome originario era Hornig, abbandonato nel 1943. Ebreo, impegnato in politica su posizioni di sinistra, si trasferì nel [...] 1938 dall'Austria in Gran Bretagna e, nel 1976, negli USA. Docente presso le università di Oxford (1947-66 e 1968-78), Baltimora (1955-56), Sussex (1966-78) e Boston (1980-83; poi emerito), è stato consulente ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...