Architetto e trattatista inglese (1702 circa - 1754). Contribuì con i suoi scritti (An essay in defence of ancient architecture, or a parallel of the ancient buildings with the modern, 1728; Lectures on [...] architecture, 1734-36) alla peculiare razionalizzazione inglese dei principî palladiani. I suoi libri di disegni (Rural architecture, 1750; Architectur al remembrancer, 1751; Select architecture, 1757) ebbero larga diffusione, anche in America (Th. ...
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Pittore inglese (n. Letchworth 1931 - New York 2016). Ha studiato alla St. Albans school of art e al Royal college of art e ha insegnato alla St. Martin's school of art e in diverse università americane. [...] Esponente della seconda generazione della pop art inglese, dopo un soggiorno a New York (1959-61), ha svolto una ricerca in cui prevalgono il profondo interesse per le proprietà formali del dipinto (colore, struttura, forma) e il tentativo di ...
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Pittore inglese (Rode, Somerset, 1876 - Londra 1919). Tornato a Londra, dopo alcuni viaggi all'estero, incominciò a interessarsi al neo-impressionismo; aderì al circolo di W. R. Sickert e al gruppo Cumberland [...] dal quale, professandosi "neo-realista", costituiva con Ch. Ginner (1878-1954) e S. F. Gore (1878-1914), il gruppo Cadmen Town, che ebbe profonda influenza sull'ambiente artistico inglese. Sue opere sono conservate presso la Tate Gallery di Londra. ...
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Scultore inglese (n. Khereddine, Cartagine, 1934). Ha studiato con A. Caro alla St. Martin's School di Londra, dove poi è stato assistente di H. Moore e quindi docente. Affermatosi negli anni Sessanta [...] come uno dei più significativi esponenti della scultura astratta inglese, ha realizzato opere con materiali plastici e fibra di vetro: diagonali, piani obliqui, coni, sono i principali elementi del suo linguaggio formale, in un enigmatico gioco di ...
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Abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo che hanno avuto diffusione di massa nella seconda metà del Novecento.
Arte
Pop [...] it that makes today’s homes so different, so appealing?) che può essere considerato la prima opera pop. Esponenti della pop art inglese, distinta da quella americana per una maggiore libertà e acutezza creativa, sono P. Blake, R. Smith, D. Hockney, l ...
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Scultore e pittore inglese (n. Londra 1928). Ha studiato alla St. Martin's school of art e al Royal college of art di Londra. Ottenuto il Prix de Rome (1955), è stato in Italia fino al 1957; in seguito [...] e alla School of visual art di New York (1966). Tra i protagonisti della pop art inglese, T. ha sperimentato diversi materiali (vernici, legno, plexiglass, ecc.) e tecniche (dal collage al fotomontaggio, all'incisione) giungendo, negli anni Sessanta ...
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Architetto inglese (Londra 1869 - ivi 1944). Fece parte delle Arts and Crafts. Le prime realizzazioni sono soprattutto case di campagna e restauri di vecchie abitazioni secondo la tradizione inglese. Sono [...] . con H. Baker) denuncia, come altre opere, l'adesione ai moduli classici. Tra le sue opere pubbliche anche i padiglioni inglesi delle Esposizioni di Parigi (1900) e di Roma (1911); il cenotafio del Milite ignoto a Londra (Whitehall, 1919-20); Castle ...
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Pittore inglese (Calais 1821 - Londra 1893). Formatosi alla scuola di G. Wappers ad Anversa, soggiornò poi a Parigi, e a Roma (1844-46) conobbe i Nazareni. A Londra, fin dal 1848, entrò in contatto con [...] (1852-63, Manchester, Gallery); Addio all'Inghilterra (1852-55, Birmingham, City Museum, dove si conserva anche Pomeriggio autunnale inglese, 1852-53); Cristo lava i piedi a s. Pietro (1852, Londra, Tate Gallery, dove si conserva anche un Chaucer ...
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Architetto e scrittore inglese di famiglia scozzese (Göteborg 1723 - Londra 1796). Viaggiò in Cina e in India e studiò a Parigi, con J.-F. Blondel, e in Italia; si stabilì a Londra dal 1755. Dal 1760 fu [...] House in Piccadilly (circa 1770). Notevole la sua attività anche come architetto di giardini: creò il tipo del parco all'inglese in contrasto con il giardino all'italiana e alla francese (Kew Gardens, ove eresse anche la pagoda cinese); introdusse lo ...
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Teorico dell'urbanistica inglese (Londra 1850 - Welwyn 1928). Impiegato del tribunale di Londra, concepì l'idea della "città giardino" rifacendosi al movimento cooperativistico americano e agli utopisti [...] (costruito nel 1904). Nel 1919 iniziò la costruzione della città di Welwyn. Quest'ultima non fu soltanto un centro residenziale ma comprese anche una fabbrica, e dunque fu più vicina allo schema della "nuova città" inglese del secondo dopoguerra. ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...