Commercio
Maurice Aymard
Introduzione
Il commercio ha conquistato nel XVIII secolo il posto, al tempo stesso centrale e contestato, dove si incontrano economia, storia e politica, posto che è suo ancora [...] XVIII, le Compagnie delle Indie Orientali olandese, inglese e francese; organizzazione dei trasporti con carovane ha rilevato il carattere rivoluzionario nell'Europa della fine del Medioevo), ma molto più spesso le forme infinitamente più rozze della ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] 55). A questa luce bene si comprende l'importanza che ha nel Medioevo la rappresentazione dell'a. in uno con il suo contesto iconografico: ciò Aristotele su basi cristiane, mentre l'abate cistercense inglese Isacco della Stella, alla metà del sec. 12 ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] nella vita di corte.Non molto diversa è la vicenda del termine inglese civility, che compare verso la fine del XIV secolo (nella una posizione centrale corrispondente a quella di Roma nel Medioevo, esalta in Parigi la "capitale della civiltà", e ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] civile o politica (i due termini sono sinonimi per il filosofo inglese), "conservano ancora il potere di giudicare il bene e il era da una netta prevalenza di rappresentanti dei ceti medi e medio-alti. Nelle elezioni del 1936, in cui le divisioni di ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] italiano letterario – del quale aveva costituito la base nel medioevo –, potesse essere accolto dal resto d’Italia come l’onestà personale, ha fatto fortuna. Già la traduzione dell’originale inglese (1865), col titolo Chi s’aiuta il ciel l’aiuta, ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] e locale, nonché la legislazione, erano ricalcati completamente su quelli inglesi: e ciò in netto contrasto con la maggior parte dei e alla lavorazione locale. Tale produttività crebbe ad un tasso medio annuale dello 0,86% dal 1891 al 1941; mentre la ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] quelli socialisti. La seconda è propria degli utilitaristi inglesi e ha alla base due ipotesi: eguaglianza delle dipesa dalla crescita del numero dei dipendenti pubblici (a un tasso medio dell'1,8%, cifra del tutto simile a quella registrata negli ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] italiana è numericamente significativa sin dalla fine del Medioevo e a partire dal Trecento la presenza peninsulare Nel frattempo, però, i discendenti degli immigrati adottano l’inglese (o il francese nel Québec) e parte del clero italiano ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] molto diversi (v. Bradley, 1984): difficili e comunque mediati quelli con gli schiavi nei campi, mentre nel caso secolo, esso fu loro conteso dagli Olandesi, dai Francesi e dagli Inglesi, che nel 1713 con il Trattato di Utrecht ottennero a loro volta ...
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Energia, fonti di
Alberto Clô
Introduzione
L'energia è, nell'accezione aristotelica del termine, una sostanza: una realtà astratta - non percepibile con i sensi o misurabile con gli strumenti - che [...] friabilità, con la principale caratteristica dei nuovi forni: la loro elevata altezza e scala dimensionale. La produzione media consentita ai forni inglesi dei primi del Settecento era appena di 300 tonnellate l'anno contro le 100-150 mila tonnellate ...
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media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi...
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...