È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] primo (sulla base dei meccanismi di formazione dell’inglese): D’Alema-pensiero.
Frequentissimo è il meccanismo Silvia (a cura di) (2003), La lingua italiana e i mass media, Roma, Carocci.
Dardano, Maurizio (1981), Il linguaggio dei giornali italiani ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] modo anche radicale, come avvenuto, ad es., in inglese. Anche in italiano le incongruenze tra grafemi e iniziale, ma esclusivamente nella parola gli e derivati, e nel contesto mediano; in quest’ultimo caso la sua realizzazione è rafforzata: foglia ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] che è entrato nelle abitudini degli esponenti di un ceto medio in grande espansione, assieme ad altre invenzioni di inizio è una sfida particolarmente ardua per quelli che in inglese vengono chiamati ink solvers «solutori a inchiostro» (talmente ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] gran parte delle lingue europee: punctuation in inglese; Interpunktion in tedesco; ponctuation in francese; puntuación indicare il pensiero non completo. Secondo alcuni studiosi il punto medio non sarebbe stato un segno a tutti gli effetti, tanto ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] conoscenze scientifiche un tempo era il latino, oggi l’inglese, ma quella di poter fare riferimento a un unico codice affermarsi un modello di lingua capace di divulgare tra il parlante medio le conoscenze scientifiche, al punto che De Mauro (in ...
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Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] , Id. & Coco, Alessandra, Inglese-Italiano 1 a 1. Tradurre o non tradurre le parole inglesi?, Lecce, Manni, pp. 95-126. Stato.
Sabatini, Francesco (1985), L’italiano dell’uso medio. Una realtà tra le varietà linguistiche italiane, in Gesprochenes ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] tra l’italiano e un’altra lingua (tedesco, francese, inglese, ecc.) in situazioni di emigrazione (➔ emigrazione, italiano dell’; sintattiche. Nei giovani di città appartenenti ai ceti medio-alti, infatti, la commutazione consiste quasi esclusivamente ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] termini e/o scritture in lingue straniere, in particolare l’inglese) alle diverse forme, modalità e densità della divulgazione (➔ ecc.), è solo con la fine dell’alto medioevo che si abbandona il criterio dell’attività economica essenzialmente ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] ma non sempre, seguite da un ➔ punto basso o medio, che stanno al posto una serie di parole. Si pensi [ai ˈfoːn] (I-Phone): ormai, anche per chi non conosce l’inglese, queste parole sono così note che non esistono varianti di pronuncia. Non è, però ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] può essere espresso analiticamente dalla formula un po’ (simile all’inglese a few) o da quantificatori come alcuni.
Il plurale si del singolativo in celtico, con particolare riferimento al medio gallese, «Archivio glottologico italiano» 2, pp. ...
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media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi...
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, qualitativo, ecc.: la parte...