SPITSBERGEN (XXXII, p. 399)
Luigi MONDINI
Angelo TAMBORRA
Durante la seconda Guerra mondiale, il 25 agosto 1941, sbarcò nelle Spitsbergen un contingente di truppe canadesi, di genieri inglesi e di soldati [...] 'ambito dell'organizzazione internazionale di sicurezza; in ogni caso era previsto l'assenso preliminare dei governi americano, inglese, danese, francese, olandese e svedese. La questione rimase ancora impregiudicata sino al novembre del 1946, quando ...
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JAY, John
Uomo di stato americano, nato a New York il 12 dicembre 1745, morto a Bedford il 17 maggio 1829. Discendente da una famiglia di calvinisti francesi, entrò nel 1768 nella carriera forense; e, [...] città quando scoppiò la guerra d'indipendenza. Delegato di New York al congresso continentale, dal 1774, redasse l'appello al popolo inglese e a quelli del Canada, della Giamaica e dell'Irlanda, e fu dal dicembre 1778 al settembre 1779 presidente del ...
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Scrittore inglese, nato a Oxford il 25 agosto 1949, figlio di Kingsley A., uno dei padri della letteratura 'arrabbiata' degli anni Cinquanta. Critico letterario presso il settimanale The Observer (1971), [...] gli Stati Uniti, la tematica (il disagio e il vuoto della società contemporanea), ne hanno fatto uno scrittore anglo-americano. Del resto sono americane - ma non dell'ambito sperimentale o d'avanguardia - anche le sue dichiarate fonti di ispirazione ...
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Poeta americano, nato a San Francisco il 26 marzo 1874. Dopo studî saltuarî, entrò nel 1897 all'università Harvard, ma ne uscì dopo due anni rinunziando all'idea di laurearsi ed esercitò varî mestieri, [...] tra cui quello di agricoltore. Dal 1906 al 1912 fu insegnante d'inglese e di psicologia. Nel 1912, venduta la sua fattoria, si trasferì con la moglie e i quattro figli in Inghilterra e dopo diversi tentativi inutili, nel 1913 poté pubblicare a Londra ...
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Scrittore americano, nato a New Albany, Miss., il 25 settembre 1897. Partecipò alla prima Guerra mondiale nell'aviazione inglese (1918); studiò (1919-21) nell'università del Mississippi. Fu impiegato postale [...] 1942, pp. 453-70; P. Brodin, Les écrivains américains de l'entre-deux-guerres, Parigi 1946, pp. 145-70; M. E. Coindreau, Aperçu de la litérature américaine, ivi 1946, pp. 109-146; E. Cecchi, Scrittori inglesi e americani, Milano 1947, pp. 408-19. ...
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Pittore, nato a Boston (Massachusetts, Stati Uniti) nel 1737, morto nel 1815. Dall'incisore inglese Peter Pelham, secondo marito di sua madre, il giovane C. apprese i rudimenti del disegno e dell'incisione. [...] . L'opera del C., che insieme con lo Stuart fu il più grande pittore americano del tempo suo, può essere distinta in due epoche: quella quasi esclusiva dei ritratti e quella inglese, più varia. Esistono di lui molte grandi tele, per es., il Gruppo di ...
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Economista, nato a Philadelphia nel 1793, apprese dal padre, Matteo Carey, distinto economista irlandese, l'amore per la scienza economica, tanto che in età ancor giovane si ritirò dagli affari, per dedicarsi [...] nel 1879. Egli attirò soprattutto l'attenzione del pubblico americano con gli scritti sulle questioni relative alla popolazione e al poiché Ricardo guardava principalmente alle condizioni dell'economia inglese del suo tempo, nella quale un'estensione ...
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Uomo politico inglese, nato a Londra il 26 settembre 1833, morto ivi il 30 gennaio 1891. Quand'era ancora un umile impiegato, cominciò a interessarsi alle agitazioni politiche, e in seguito agli avvenimenti [...] conferenze negli Stati Uniti d'America, criticando la monarchia inglese. Dal 1874 data la sua collaborazione, durata sino propugnare la libertà di stampa, ristampò un opuscolo americano, che trattava della questione demografica in senso neo- ...
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Autore e attore drammatico, musico e regista, nato a Teddington il 16 dicembre 1899. Sulle scene dal 1911 e sullo schermo dal 1935. Popolarissimo interprete dell'indifferentismo etico e della cinica gaiezza [...] , Londra 1939, mentre si giravano sullo schermo americano versioni filmistiche delle commedie Cavalcade, Private Lives, 1946, uno dei maggiori trionfi nazionali e internazionali del film inglese. Present Laughter, 1943, è tardo e garbato esempio di ...
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Nato a Walldorf presso Heidelberg il 17 luglio 1763 dal pizzicagnolo Johann Aschdor, lasciò la patria all'età di sedici anni per stabilirsi a Londra presso i fratelli fabbricanti di strumenti musicali. [...] degli Stati Uniti a Roma, 1882-85), diventò proprietario a Londra della Pall Mall Gazzette, e si fece cittadino inglese. Il ramo americano della famiglia continua in William Backhouse A. (1792-1875), in John Jacob A. (1822-1890), in un secondo John ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...