Dracula
Bill Krohn
(GB 1958, Dracula il vampiro, colore, 82m); regia: Terence Fisher; produzione: Anthony Hinds per Hammer; soggetto: dall'omonimo romanzo di Bram Stoker; sceneggiatura: Jimmy Sangster; [...] . Qui Dracula appare invece in tutto simile a un aristocratico inglese, e la vicenda si svolge in una sorta di Inghilterravittoriana dai toponimi tedeschi. Due elementi prelevati dal romanzo di Stoker ‒ il diario di Harker e il dittafono di Van ...
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Antonio Villafranca
di Antonio Villafranca
Esistono due modi di interpretare la relazione tra regionalizzazione e globalizzazione. Il primo considera questi due fenomeni come antitetici in quanto la regionalizzazione [...] lettura ‘ciclica’ della storia che sembra veder alternare (oggi come più di un secolo fa, durante il dominio dell’Inghilterravittoriana) momenti di globalizzazione - e quindi di apertura dei mercati, di stabilità politica e di pace - a momenti di ...
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Landis, John
Landis, John. – Regista e sceneggiatore statunitense (n. Chicago 1950). Dopo essere stato uno dei più intelligenti e innovativi registi degli anni Ottanta del Novecento, nella sagace rilettura [...] – delle due figure del titolo. Ne è scaturita una commedia densa di humor nero e un’ottima capacità di ricostruire ambienti e atmosfere dell’Inghilterravittoriana, come se fossero usciti dalle illustrazioni per le opere di Charles Dickens. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il lungo regno della regina Vittoria ha caratterizzato un’epoca, sebbene non sia sempre [...] soprattutto, per quanto coinvolge la cultura popolare nelle sue varie espressioni.
A livello filosofico e ideologico è l’età vittoriana il momento in cui vengono definiti alcuni dei termini di riferimento delle idee sulla “modernità” stessa e su cosa ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] una parola di fermezza, come in età vittoriana, e di militante democrazia per incutere ai era, anzi, il principio. Si avvicinava ormai il giorno in cui l'Inghilterra - forse anche da sola o fosse anche sola - doveva ineluttabilmente sbarrare ai ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] trova il quartiere centrale degli affari, che comprende la City e il West End. Tutt’intorno si stende la L. vittoriana, una fascia densamente edificata, oltre la quale ha inizio la cinta edificata nel secolo scorso (Outer London), caratterizzata da ...
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Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] spirito evangelico e pietistico che doveva dominare nell'epoca vittoriana. L'ostilità crebbe quando il matrimonio del B. di febbre reumatica, o forse di meningite; fu sepolto in Inghilterra nella chiesa di Harrow-on-the-Hill. Il suo romanticismo si ...
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Figlia (Kensington 1819 - Osborne House, is. di Wight, 1901) di Edoardo, duca di Kent, quartogenito di Giorgio III, e di Vittoria Maria Luisa, figlia di Francesco di Sassonia-Coburgo. Divenuta imperatrice [...] nel 1840 il principe Alberto di Sassonia-Coburgo) fece della corte vittoriana un modello di rispettabilità, esercitando grande influsso sulle idee morali dell'Inghilterra della seconda metà dell'Ottocento. Particolare influenza il principe Alberto ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] il fiume Tweed; a O va solo il Clyde. Così pure accade in Inghilterra, dove al Mare del Nord scendono il Tyne, il Tees e poi l’ e i diari di K. Mansfield. Da collegare con la tradizione vittoriana sono invece i romanzi di E.M. Forster. Nei romanzi di ...
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Scrittore (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870). Sin dall'infanzia, povera e dolorosa, fu a contatto con la vita del popolo londinese, che gli diede un'esperienza feconda. Dopo aver lavorato [...] un gruppo di personaggi. Divenuto il romanziere più popolare dell'Inghilterra, fece seguire: Oliver Twist (1838); Nicholas Nickleby ( fa dei suoi romanzi il monumento più tipico dell'età vittoriana, egli fu il primo romanziere che sentì la poesia di ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
ferahan
ferahàn 〈-hàn〉 (o feragàn) s. m. – Tipo di tappeti persiani, che prendono il nome dal distretto di Farāhān nell’Iran occidentale. Assai apprezzati nell’Inghilterra vittoriana, e oggi non più prodotti, presentano un campo piuttosto...