LE CORBUSIER (XX, p. 725)
Manfredo TAFURI
CORBUSIER L'opera di L. C. sino all'inizio della seconda guerra mondiale sviluppa una metodologia che assume la razionalità come mezzo di controllo dei contenuti [...] sulle strutture della civiltà moderna. Durante il convegno del CIAM del 1933 viene elaborata la Carta d'Atene che, redatta sotto l'influenza di L. C., enuncia i fondamenti dell'urbanistica moderna. Da tale data in poi, gran parte della sua attività è ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] e robuste, nonché da una vicinanza ancora notevole ai modelli romani o bizantini.Sugli scultori di C. sembra aver esercitato un'influenza continua l'oreficeria, almeno nella seconda metà del sec. 12° e agli inizi del 13°; è il caso per es. della ...
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GRIMALDI, Giovan Francesco
Roberto Cannatà
, Nacque a Bologna, come riferiscono i suoi biografi e come conferma l'appellativo di bolognese con cui è designato in moltissimi documenti. L'anno di nascita [...] anticipato di un anno (Batorska, 1972, p. 145). Della sua formazione non si hanno notizie certe; ma si è ipotizzata un'influenza della scuola carraccesca. E, del resto, spesso si trovano tracce di tale cultura in tutta la sua opera. Poco più che ...
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LUXORO, Tammar
Francesca Franco
Nacque a Genova l'11 febbr. 1825, figlio secondogenito di Giovanni Battista e Caterina Semeria. Nel 1842 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti, frequentando [...] partecipò regolarmente dal 1850 al 1871.
La presenza, tra il 1849 e il 1854, a Genova del vedutista bellunese I. Caffi influenzò la ricerca pittorica del L. che espose nel 1854 Effetto luna; ma determinante per i successivi sviluppi della sua arte fu ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] il 4200-4000 a.C. al Neolitico, nella cui ultima fase si formano vari gruppi culturali a partire da elementi preesistenti e da influenze esterne. L’uso del metallo diventa comune solo a partire dall’età del Bronzo; dal 1200 a.C. fino al 5° sec. a ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] A. Rolfsen si dedicarono, intorno al 1920, prevalentemente alla decorazione ad affresco. Rifugiatosi in N. dal 1933, R. Nesch ebbe notevole influenza con il suo sperimentalismo materico. Esponenti notevoli nel campo della scultura furono S. Sinding ...
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Scultore tedesco (Osterode 1460 circa - Würzburg 1531). L'opera di R. rappresenta una delle più alte espressioni del linguaggio plastico tardogotico tedesco. I suoi capolavori, soprattutto altari in legno, [...] eccezionalmente esperto delle superfici. Grazie anche all'estesa attività della sua bottega, di cui si valse largamente, ebbe un'influenza vasta e profonda sulla scultura tedesca del periodo.
Vita
Si formò a Erfurt come scultore in alabastro e a ...
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Pittore (Rosario, Argentina, 1905 - Buenos Aires 1981). Completò la sua formazione in Europa (1925-30) frequentando lo studio di A. Lhote a Parigi, dove fu anche in contatto con il gruppo surrealista. [...] alla scuola di belle arti di Buenos Aires (1935-45), alla creazione di un'arte argentina autonoma, svincolata dall'influenza del muralismo messicano. La sua opera (collages, assemblages e environments), espressione, tra le più audaci, del neorealismo ...
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Pittore (Anversa 1554 - Roma 1626), proveniente da una famiglia originaria di Breda. Nel 1578 c. raggiunse a Roma il fratello Matthijs (Anversa 1550 - Roma 1583), anch'egli pittore. Affrescò vivaci vedute [...] . Maria Maggiore, nel Casino Rospigliosi e dipinse numerosissimi paesaggi su tavola, su tela e su rame, esercitando una grande influenza su questo genere di pittura in Italia. Le sue vedute, che risentono dell'esperienza di A. Elsheimer e di Annibale ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] del rapporto con la nuova scala e i nuovi metodi del controllo, della manipolazione e della mobilitazione (Kershaw 1985).
L'influenza della Arendt è dunque avvertibile nel dibattito recente sul N. al di là della sua corrente identificazione con l'uso ...
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inflüènza (ant. inflüènzia) s. f. [dal lat. mediev. influentia, der. di influĕre «scorrere dentro»: v. influire]. – 1. ant. Il fluire dentro, e in genere lo scorrere, di liquidi: veggono certo giallore venir giù per le calze, e dicono: Questo...
influenzabile
influenzàbile agg. [der. di influenzare]. – Che si fa influenzare: una persona facilmente (o difficilmente) i.; un ragazzo di carattere debole e influenzabile.