GESUALDO, Carlo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Venosa, in Basilicata, l'8 marzo 1566 da Fabrizio e da Geronima Borromeo.
Scarse e assai imprecise sono state, fino ad anni recenti, le notizie sulla data [...] il viaggio (suonava il liuto e la chitarra spagnola e non esitava a sostituire un cantore nell'esecuzione Altrettanto sicuro è però che da queste esperienze non si fece influenzare che in modo del tutto occasionale; e anche la circostanza, pur ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] agli inizi degli anni 1690; si spiegherebbe in tal modo la notevole influenza del Corelli sulle 12 Suonate à tre [da chiesa]… Opera prima prima dello scoppio della guerra di successione spagnola fu la rappresentazione nel carnevale del 1701 dell ...
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CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] Mila, in Chigiana, p. 21), che esercitò una influenza altamente benefica sulla formazione definitiva del C. il quale, per orchestra dall'originale per pianoforte a quattro mani); Rapsodia spagnola, op. 70 di J. Albéniz; (1922, strument. per ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] quella di Haydn, era tenuta in buona considerazione e il suo gusto per la musica da camera influenzò sensibilmente la società spagnola del tempo. Mediante i suoi magnifici ricevimenti la Benavente-Osuna gareggiava, inoltre, per il primato musicale in ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] programmare Loreley al teatro Regio di Torino. Nonostante che un'influenza contagiasse alcuni interpreti, l'opera fu eseguita sotto la direzione parte d'Europa con l'internazionalismo della moda spagnola o con l'ambientazione mediterranea di tanto ...
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BROSCHI, Carlo Maria Michele Angelo, detto Farinelli o, più sovente, Farinello
Ada Zapperi
Nacque ad Andria il 24 genn. 1705 da Salvatore Brosca e da Caterina Barrese. Apprese i primi elementi musicali [...] nel frattempo aveva ricevuto l'invito della corte spagnola, per mezzo dell'ambasciatore spagnolo a Londra, il conte di Montijo, a re di Sardegna; due anni dopo impiegò tutta la sua influenza su Ferdinando VI per sostenere la politica di accordi con ...
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DALL'ABACO, Evaristo Felice
Bianca Maria Antolini
Nacque a Verona il 12 luglio 1675 da Damiano, di professione "causidico", e da Clorinda. Della sua istruzione musicale non si hanno notizie; A. Sandberger [...] situazione politica a causa della guerra di successione spagnola, fu costretto ad abbandonare Monaco per rifugiarsi per cinque violoncelli. Le sonate di Giuseppe Clemente rivelano l'influenza dello stile della musica del padre soprattutto per l'ampia ...
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ASTORGA, Emanuele Gioacchino Cesare Rincon barone d'
Liliana Pannella
Nato ad Augusta il 20 marzo 1680, fu senza dubbio uno dei più insigni fra i nobili che esercitarono la musica per "diletto", verso [...] visse a Roma, nell'ambiente del duca di Uceda, ambasciatore spagnolo presso il papa, e quivi conobbe il rimatore napoletano Sebastiano - dei mezzi compositivi. L'A. subì molto l'influenza di A. Scarlatti, ma seppe anche seguire gli impulsi della ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] intervenne spesso su di lui, conoscendo la sua influenza sulla corte asburgica, affinché convincesse l'imperatore a . 349, 351, 362-367, 372 s., 392; P.M. Doria, Massime del governo spagnolo a Napoli, a cura di V. Conti, Napoli 1973, pp. 14 e n., 62 n ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...