Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] o meno clericali (il cui modello prepotente era divenuta la monarchia spagnola di Filippo II) contro i quali essi si trovavano in lotta politico; se numerose sparse osservazioni, anche dell'influenza del sito e del clima sulle attività prime degli ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] accreditati presso la corte pontificia ne fossero informati. Gli agenti ferraresi ed ancor più quelli spagnoli sapevano bene quanto pesasse la sua influenza alla corte di Roma: i consigli politici che il C. usava indirizzare a Giacomo Boncompagni ...
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FRUGONI, Carlo Innocenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 21 nov. 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi.
La famiglia, come era peraltro consentito alla nobiltà [...] Parma, dove rientrò solo alla fine del 1732 quando la spedizione spagnola a Orano gli permise di dedicare a Filippo V la canzone figura di G. du Tillot andava rafforzando sul Ducato quell'influenza benefica che ne farà per qualche tempo "l'Atene ...
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PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] tuttavia è gioco facile riconoscere ancora una volta l’influenza dei Goncourt), i primi anni Novanta furono caratterizzati da Tyne 2010, pp. 455-480; Id., «Le penombre di un giardino spagnolo». V. P. e la fortuna di Santiago Rusiñol in Italia fra ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] dalle autorità, insospettite "dalla celebrità e dall'influenza che erasi acquistata la contessa" (Cusani, influsso della moda francese a Milano, in Storia di Milano, XI, Il declino spagnolo (1630-1706), Milano 1958, p. 585; A. Annoni, Gli inizi della ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] ministeriale" tendeva ad allargare la sua sfera d'influenza, rafforzando la capacità di mediazione delle magistrature precedenza, s.n.t. (1703), cfr. N. Cortese, L'età spagnola, in Storia dell'università di Napoli, Napoli 1924, p. 398. Il ...
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GUERRINI, Vittoria (Cristina Campo)
Simona Carando
Nacque a Bologna il 28 apr. 1923, unica figlia di Guido e di Emilia Putti.
Crebbe in un ambiente colto e raffinato, circondata da persone adulte e senza [...] fiorentini da Traverso, della cui raffinata personalità subì l'influenza anche nella scrittura, tanto da sentire in seguito il , ai contemporanei anglo-americani, agli scrittori di lingua spagnola e che si collocano lungo l'intero arco della sua ...
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MAGGI, Carlo Maria
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 3 maggio 1630 da Giovanni Battista, di un'antica famiglia della borghesia milanese, e Angela Riva.
L'anno di nascita del M. fu segnato da un avvenimento [...] cinquecentesco, non senza qualche influenza di Molière e del teatro gesuitico spagnolo, il M. scelse .M. M., in La scena della gloria. Drammaturgia e spettacolo a Milano in età spagnola, a cura di A. Cascetta - R. Carpani, Milano 1995, pp. 329-377 ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] sorte" e "Non mi negar signora", imitata nella poesia spagnola del sec. XVI: "Dime, sefiora, dì". L' XXV (1903), 3, pp. 85-117;A. Cecchini, S. Aquilano e l'influenza della lirica italiana sulla lirica inglese del '500, L'Aquila 1934;J. C. Fucilla, ...
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GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] quale era vassallo, parteggiò per la coalizione franco-spagnola. A guerra conclusa l'imperatore, memore del tradimento e il Natali hanno attribuito al G. anche un Dell'influenza dello spirito guerriero de' Romani sulla decadenzadelle belle arti nell' ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...