BOSCHETTI, Paolo
Gaspare De Caro
Figlio di Giacomo e di Antonia di Gianfrancesco Pallavicini, nacque a Modena, probabilmente nel 1578.
Il padre era stato al servizio dei Farnese, dapprima del cardinale [...] Alessandro d'Este, allorché questi si recò alla corte spagnola per informare Filippo III dello stato della contesa tra il il lungo soggiorno fiorentino aveva subito fortemente l'influenza morale di Ippolito Galantini, poi beatificato. Decise quindi ...
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BOSCHETTI, Baldassarre
Gaspare De Caro
Primogenito di Cesario e di Violante di Gianfilippo Sertorio, nacque a Modena il 20 febbr. 1542. Crebbe, come i suoi fratelli Luigi e Paolo Emilio, sotto la protezione [...] Italia, il B. si arruolò nel giugno del 1565 nel tercio spagnolo comandato da Sigismondo Cauzzi Gonzaga, destinato a soccorrere Malta contro i indenne dalle infiltrazioni degli Ugonotti, la cui influenza si estendeva in quegli anni tutt'intorno all ...
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BONCOMPAGNI, Giacomo
Umberto Coldagelli
Figlio di Ugo, duca di Sora, e di Maria Ruffo, dei duchi di Bagnara, nacque il 15 maggio 1652. Destinato alla prelatura, già l'8 genn. 1656 un breve di Alessandro [...] proponevano cioè di sottrarre l'elezione del pontefice all'influenza delle potenze. Più rilevante la sua partecipazione al conclave stretti interessi che legavano la famiglia Boncompagni alla corte spagnola, di cui era feudataria per il principato di ...
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BATTISTA, Michele
Marcello Terenzi
Mancano notizie biografiche di questo maestro armaiolo, nato in Avellino nella prima metà del sec. XVIII. La sua formazione ha luogo a Napoli nel clima della nuova [...] Meccanico, incisore, progettista dei suoi pezzi, il B. fabbricò le ultime, belle armi da fuoco di foggia spagnola nel Regno di Napoli, prima che l'influenza francese, al nascere del sec. XIX, portasse la nuova moda in tutto il mondo.
Opere: coppia di ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...