VAL di MAZARA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
MAZARA Fu così chiamato il più vasto dei compartimenti in cui era divisa la Sicilia nel basso Medioevo e nell'età moderna, sino al 1812. Quando, sotto [...] Val di Mazara la capitale dell'isola esercitò una grande influenza, anche se esso portava sempre il nome di Mazara, abitati di una certa importanza. Soppresso nel periodo della dominazione spagnola il Vallo di Agrigento, la maggior parte di questo fu ...
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MELLO (o Melo), Francisco Manuel de
Militare, politico e scrittore portoghese, nato il 23 novembre 1611 a Lisbona, dove morì il 13 ottobre 1667. Svolse la sua attività soprattutto in Spagna e compose [...] e per sentimenti, se pur legato alla corte spagnola per tornaconto personale, tradiva una condotta incerta che , critiche, morali. Lirico delicato, per quanto abbia subito l'influenza della scuola concettista - e fu ammiratore del Góngora e del ...
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MILÁ y FONTANALS, Manuel
Mario Casella
Filologo e letterato catalano, nato il 4 maggio 1818 a Villafranca del Panadés (Barcellona), dove moiì il 16 luglio 1884. Studiò leggi all'università di Cervera [...] fu assunto come insegnante di letteratura generale e spagnola (1847).
Figura rappresentativa del movimento intellettuale che delicata e squisita sensibilità, sulla quale non fu senza influenza l'esempio e l'insegnamento del fratello Paolo, pittore, ...
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GUNDISALVI, Domenico (Domingo Gonzáles, Dominicus Gundissalinus)
Guido CALOGERO
Arcidiacono di Segovia nel sec. XII. Con la sua infaticabile attività di traduttore di documenti del pensiero filosofico [...] , I, ii-iv, Münster 1892-95 (e cfr. la versione spagnola di F. de Castro y Fernández, voll. 2, Madrid 1901). Tali , che il G. voltava infine in latino; ed ebbero influenza enorme per la conoscenza della filosofia araba nell'Occidente.
Molti ...
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STEVIN, Simon (Simone di Bruges)
Roberto MARCOLONGO
Nato a Bruges verso la metà del sec. XVI, morto nel 1620. Da giovane fu occupato in Anversa in una casa di commercio; poi fece lunghi viaggi in Europa [...] e, per sfuggire al giogo della dominazione spagnola nelle Fiandre, si stabilì nella parte che ora costituisce l'Olanda, ove occupò, nelle sue opere algebriche, in cui è evidente l'influenza della scuola bolognese, si sviluppa maggiormente il calcolo ...
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VÁZQUEZ MONTALBÁN, Manuel
Agustin Cortés
Scrittore spagnolo, nato a Barcellona il 27 luglio 1939. Laureato in lettere, per la sua attiva partecipazione alle lotte universitarie contro la dittatura franchista [...] (1991; trad. it., 1992). Benché sia evidente l'influenza della narrativa nordamericana, la scrittura di V.M. attinge a offre nelle sue pagine un attendibile affresco della società spagnola contemporanea. Altri suoi romanzi sono El pianista (1985 ...
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ISPANO-AMERICANISMO
Francesco Tommasini
. È un movimento che si va delineando da qualche tempo in Spagna e anche, ma più vagamente, negli stati spagnoli dell'America. Esso tende a riavvicinare appunto [...] quale terreno pratico potrebbe basarsi l'ispano-americanismo. Un arguto scrittore spagnolo (Gómez de Baquero) ha detto che questo "si rivela come di vista, mezzi imponenti per estendere la loro influenza su tutto il nuovo mondo e ne sanno largamente ...
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PÉREZ de AYALA, Ramón
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato a Oviedo nel 1881. È una delle più spiccate e piú discusse figure della letteratura spagnola militante. Oltre che critico, saggista, pubblicista, [...] spontanee, d'impressioni ingenue, nelle quali fu notata l'influenza e l'imitazione di Francis Jammes. A questo primo seguirono si dimostra in Las máscaras, due volumi di critica teatrale spagnola e straniera, in Prometeo, Luz de domingo, La caída de ...
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KOCHANOWSKI, Piotr
Roman POLLAK
Poeta polacco, nato a Sycyna nel 1566, morto a Cracovia nel 1620. Nipote del grande poeta Jan K., acquistò la fama di uno dei maggiori poeti della Polonia antica per [...] terza fra quelle complete in versi (viene dopo quella spagnola e quella inglese di E. Fairfax); artisticamente invece è di motivi artistici, essa ebbe anche una grande influenza sulla poesia romantica polacca. Il traduttore polonizzò sapientemente ...
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RUBIÓ i LLUCH, Antoni
Mario Casella
Critico e storico catalano, nato a Valladolid il 26 luglio 1856. Si laureò in lettere all'università di Barcellona (1878), dove successe al suo grande maestro M. [...] nella cattedra di letteratura generale e spagnola, continuandone degnamente la tradizione gloriosa (1885-1926). Dopo aver provato la sua sensibilità estetica in felici saggi su Anacreonte e la sua influenza sulla letteratura castigliana (1880), e sul ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...