. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] l'attività e l'influenza dell'ordine nell'Estrem0 Oriente e nelle Americhe: influenza fondata in una supremazia p. Jandel (1810-1872) e dopo l'unione con le provincie spagnole (1872), l'ordine iniziò il suo periodo ascendente. Tutte le provincie ...
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GUGLIELMO I principe d'Orange, conte di Nassau, detto il Taciturno
Adriano H. Luijdjens
Nacque il 24 aprile 1533, primogenito di Guglielmo di Nassau-Dillenburg e di Giuliana di Stolberg, nel castello [...] , non riuscì a vincere le diffidenze di G.; e infatti poco dopo lo spagnolo svelava il suo giuoco, occupando la città di Namur (luglio 1577) ed esigendo maggior influenza personale ed aiuto armato contro "l'arciribelle Orange". La reazione fu pronta ...
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GAND (fiammingo Gent; A. T., 44)
Carlo ERRERA
Yvonne DUPONT
F. L. GANSHOF
Città del Belgio, situata a non più di 5 m. s. m., al confluente della Schelda e della Lys, attraversata da parecchi rami della [...] fin dal 1339, il mestiere dei tessitori esercitava un'influenza sempre più preponderante sulla direzione degli affari. Ma quando di un pericolo comune. Il 4 novembre la guarnigione spagnola del castello di Anversa aveva messo in rotta le truppe ...
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MUSICA E CINEMA.
Renata Scognamiglio
– Problematicità di una definizione univoca. Comporre per il cinema fra la fine del 20° secolo e il nuovo millennio. Il rapporto fra popular music e cinema attuale. [...] 455) che, nel lungo periodo, l’impronta e l’influenza del «modello Williams» abbiano finito per costringere il comporre Éric Serra (n. 1959), Ludovic Bource (n. 1970); di origine spagnola, quali Alberto Iglesias (n. 1955) e Javier Navarrete (n. 1956 ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353)
Silvio D'Amico
Il teatro di prosa (p. 369). - Nella storia del teatro di prosa, mai come in questi ultimi lustri gli appassionati della vita teatrale hanno lamentato la povertà [...] , Louis Jouvet, Gaston Baty e Georges Pitoëff, l'influenza della nuova arte scenica si fece sentire al punto che mediocre produzione locale, si rappresenta un po' di tutto, specie quella spagnola: e d'altra parte è noto che oggi la Spagna non sembra ...
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Secondo figlio di Enrico VII, nato il 28 giugno 1491, divenne erede presuntivo quando morì suo fratello maggiore Arturo (1502), e principe di Galles nel 1503. Succedette ad Enrico VII il 2 aprile 1509, [...] Sennonché in breve anche Warham e Fox perdettero la loro influenza: nel 1511 Ferdinando di Spagna indusse E. ad unirsi alla il re rafforzò il suo predominio. Una temporanea intesa franco-spagnola avendo spinto E. a trattare coi luterani di Germania, ...
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L'adattarsi da parte di un essere vivente, animale o vegetale, a vivere in un clima nuovo. Questo adattamento avviene sovente mediante modificazioni morfologiche o fisiologiche più o meno importanti dell'individuo [...] tutte le condizioni favorevoli alla sua esistenza ed evitare le influenze nocive, è riuscito ad acclimatarsi in quasi tutte le coloni d'origine portoghese nel Brasile, quelli d'origine spagnola negli altri stati dell'America meridionale e centrale, e ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento della Somme, sede d'un vescovado, del II corpo d'armata, d'una corte d'appello e di un'accademia, situata in riva alla Somme, nel cuore della Piccardia. [...] s'indebolì nei sec. XV e XVI, per l'influenza sempre crescente dei legisti nel seno delle sue famiglie dirigenti di Fr. Guardi, quattro bozzetti di G. B. Tiepolo; per la scuola spagnola: un ritratto del Greco, la Messa di S. Gregorio (1564) del ...
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VITTORIO AMEDEO II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna
Carlo Morandi
Nato a Torino il 14 maggio 1666, morto a Rivoli il 31 ottobre 1732. Aveva nove anni alla morte del padre Carlo Emanuele [...] ; ma era il solo mezzo che il duca avesse per esautorare l'influenza materna. Del resto V. A. capiva di non poter rompere d' con l'Alberoni (v.). Fallite anche queste trattative, dopo gli sbarchi spagnoli a Cagliari e a Palermo, a V. A. II non restò ...
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GESU Ordine religioso di chierici regolari, fondato nel sec. XVI da S. Ignazio di Loiola (v.), i cui membri sono chiamati comunemente "gesuiti" dal nome di Gesù. Il titolo di "compagnia" deriva dall'ordinamento [...] non ha né coro né abito proprio.
Diffusione e influenza. - Rapida fu la diffusione di quest'ordine e e promulgando le costituzioni (1558). Terzo generale fu pure uno spagnolo, S. Francesco Borgia (1565-1572), indi il Mercuriano, belga ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...