di Francesca Serafini* «Tanto per cominciare, il mio cazzo si meriterebbe un nome più decoroso. Non è giusto chiamarlo cazzo. Il mio cazzo non fa cazzate; non è un cazzaro; non cazzeggia».Basta questa provocazione di Tiziano Scarpa – tratta da Corpo ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....
infine
(meno com. 'in fine') avv. – Alla fine, da ultimo: i. confessò tutto; attendemmo a lungo, ma i. arrivarono. In conclusione, insomma (per lo più come inciso): bisogna i. che ci decidiamo; non capisco, i., che cosa voglia da me; in fine,...
Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...