verso² s. m. [lat. versus -us, der. di vertĕre "voltare"; propr. "il voltare", quindi "l'andare a capo"]. - 1. (crit.) a. [linea di una composizione poetica] ≈ ‖ linea, rigo. ⇓ versetto, versicolo. b. [...]
Fabio Rossi
Versi degli animali. Finestra di approfondimento
Il nome di ciascun animale è seguito, in corsivo, dall’infinito dei verbi che indicano il verso e, quando c’è, tra parentesi e sempre in corsivo, dal sostantivo corrispondente ...
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come /'kome/ [lat. quomo(do) et, propr. "nel modo che anche ..."] (radd. sint.; può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e). - ■ avv. 1. a. [introduce un termine di comparazione o una prop. [...] guisa di, [di persona] in qualità di. d. [per lo più accompagnato da se e il congiuntivo, o da a o per e l'infinito, introduce una proposizione di valore comparativo e ipotetico: rispettalo c. fosse tuo padre; alzò le spalle, c. dire (o c. a dire o c ...
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profondo /pro'fondo/ [lat. profundus, der. del sost. fundus "fondo²", col pref. pro-¹]. - ■ agg. 1. a. [di massa d'acqua o cavità, che presenta una notevole altezza: cratere p.] ≈ alto, fondo. ↔ basso, [...] respiro, di notevole spessore e sim.: p. cultura] ≈ ampio, articolato, completo, ricco, vasto. ↑ enorme, immenso, infinito, sconfinato. ↔ limitato, ristretto, scarso. ↑ inesistente, insignificante. f. [di esame e sim., svolto con molta cura: analisi ...
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metafisico /meta'fiziko/ [der. di metafisica] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. (filos.) [che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; argomento m.]. [...] 2. (estens.) a. [che è o si considera dotato degli attributi di assolutezza, eternità, infinità, ecc.] ≈ assoluto, eterno, infinito, necessario, primo, supremo, universale. ↔ caduco, finito, limitato, relativo. b. (filos.) [che è o si considera al di ...
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proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] manifesta. Nel caso di verbo espresso, si tratterà quasi sempre delle forme meno marcate temporalmente: presente e infinito. Frequente è il ricorso a figure retoriche: antifrasi (sposa bagnata sposa fortunata), iperbole (un padre campa cento ...
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punta¹ s. f. [lat. tardo puncta "colpo dato con un oggetto appuntito", der. di pungĕre "pungere", part. pass. punctus]. - 1. [parte terminale aguzza di un oggetto, di una struttura o di qualsiasi cosa: [...] p. di zucchero, di sale). □ mettersi di punta [fare qualcosa con impegno, costanza e pertinacia, con la prep. a seguita dall'infinito o assol.: mettersi di p. a studiare; mi sono messo di p. e ho vinto] ≈ darsi da fare (per), impegnarsi, mettersi ...
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solito /'sɔlito/ [lat. sŏlĭtus, part. pass. di solēre "essere solito"]. - ■ agg. 1. [che è uguale alle altre volte, che è lo stesso di sempre: trovarsi, vedersi all'ora s., al s. posto; fare la s. vita] [...] , solo nell'espressione essere solito] ● Espressioni: essere solito [avere l'abitudine, essere consueto, avvezzo, di norma seguito da un infinito, sia direttamente, sia, più raram., con la prep. di: non sono s. far tardi, la sera; è s. dire ...
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modale agg. [der. di modo]. - (gramm.) [di verbo, come potere, dovere, volere, ecc., che regge direttamente un altro verbo all'infinito] ≈ servile. ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...