trascendentale [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre "trascendere"]. - ■ agg. 1. (filos.) [nella filosofia di Kant e moderna, che è indipendente e anteriore all'esperienza: [...] t.] ≈ eccelso, eccezionale, elevato, metafisico, sovrumano, straordinario, sublime. ↔ normale, ordinario. ■ s. m., solo al sing. (filos.) [ciò che sta al di qua o al di là della realtà] ≈ ‖ assoluto, infinito. ↔ empirico, fenomenico, finito, reale. ...
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trascendente /traʃen'dɛnte/ [part. pres. di trascendere]. - ■ agg. (filos.) [che sorpassa i limiti dell'esperienza, ponendosi al di fuori della realtà oggettiva] ≈ soprannaturale, soprasensibile, sovrannaturale, [...] , immanente, reale. ■ s. m., solo al sing. (filos.) [principio primo o essere che è al di là del mondo materiale e di tutti i limiti: tendere al t.] ≈ assoluto, infinito, soprannaturale, sovrannaturale, sovrumano. ‖ divino. ↔ finito, reale, realtà. ...
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limite /'limite/ s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. - 1. a. [linea terminale o divisoria: il l. fra due stati; il l. d'un terreno] ≈ bordo, confine, limitare, margine. ↔ centro. b. (estens., lett.) [qualsiasi [...] : entro certi l. possiamo provarci] ≈ fino a un certo punto, in una certa misura; senza limiti [privo di restrizioni] ≈ illimitato, infinito. ↔ finito, limitato. 3. [con funz. di agg. invar., punto oltre il quale non è possibile spingersi: carico l ...
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Fabio Rossi
proverbi. Finestra di approfondimento
Definizione - I proverbi sono sentenze stereotipate (raramente coniate da autori noti, più spesso prive di una fonte precisa) che racchiudono un principio [...] manifesta. Nel caso di verbo espresso, si tratterà quasi sempre delle forme meno marcate temporalmente: presente e infinito. Frequente è il ricorso a figure retoriche: antifrasi (sposa bagnata sposa fortunata), iperbole (un padre campa cento ...
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scoppiare¹ (ant. schioppare) v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). - 1. a. [di pneumatico, palloncino e sim., andare in pezzi per eccesso di pressione: è scoppiata una gomma] ≈ esplodere, [...] ). b. [non potere più sopportare, con la prep. da: s. dalla rabbia] ≈ crepare, morire, (fam.) schiattare. c. [seguito da infinito preceduto dalla prep. a, per esprimere l'inizio di un'azione, spec. se brusco: s. a piangere] ≈ iniziare, mettersi ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] : u. la propria autorità] ≈ esercitare, (ant.) prevalersi (di), servirsi (di), valersi (di). ‖ ricorrere (a). 4. [seguito da infinito, avere una determinata consuetudine: uso uscire la sera per fare una breve passeggiata] ≈ (lett.) costumare, essere ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] sapeva come porre un argine (E. De Marchi); pensai che io dovevo imporre un certo freno alla mia libertà (L. Pirandello). Se infine si intende la parte terminale di determinati oggetti (la f. della manica ha l’elastico,alla fine della strada c’è un ...
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portare [lat. portare, affine a porta "porta" e a portus -us "porto²"]. - ■ v. tr. 1. a. [sostenere su di sé qualcosa spostandolo da un luogo a un altro: p. un pacco, una valigia] ≈ trasferire, trasportare. [...] , prove] ≈ addurre, arrecare, esibire, produrre, proporre. b. [determinare una scelta di comportamento o di atteggiamento, seguito da infinito preceduto dalla prep. a: tutto porta a sperare bene; ciò mi porta a crederti] ≈ condurre, indurre, spingere ...
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folle /'fɔl:e/ [lat. follis "sacchetto di cuoio, mantice", per traslato poi "testa vuota"]. - ■ agg. 1. a. (med.) [malato nelle funzioni mentali e abnorme negli atteggiamenti e nei comportamenti] ≈ demente, [...] FOLLE agg. (1. b)]. b. [di sentimento, passione e sim., così intenso da eccedere la norma: un amore f.] ≈ illimitato, immenso, infinito, sconfinato, smisurato. ■ s. m. e f. (med.) [persona malata nelle funzioni mentali] ≈ e ↔ [→ FOLLE agg. (1. a)]. ...
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Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica con l'aristotelimo, ha per tema centrale...
INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del verbo che indica l'azione, senza specificazione...