L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] co’ Trojani in battaglia: qual discordia è contra ’l vietamento? (Andrea Lancia, Eneide volg. X, 625).
Inoltre, l’accusativo con l’infinito si trova in dipendenza da verbi quali procacciare (26, «fare in modo da, cercare di») e trovare, sia nel senso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito medievale sull’infinito fra XIII e XIV secolo si fonda sulla ricezione del [...] potenziale significa non così piccolo che non se ne possa avere il minore (non ita parvum quin minus). Il termine “infinito” designa dunque rispettivamente “grande” o “piccolo” a piacere, ma mai “così grande” o “così piccolo” che non esista un valore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] 1462 stende tra Roma e Orvieto il De non aliud e inizia a raccogliere i manoscritti delle sue opere. Nel 1463 vedono infine la luce le tre fondamentali opere della sua maturità filosofica il De ludo globi, il De venatione sapientiae, e il Compendium ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....
infine
(meno com. 'in fine') avv. – Alla fine, da ultimo: i. confessò tutto; attendemmo a lungo, ma i. arrivarono. In conclusione, insomma (per lo più come inciso): bisogna i. che ci decidiamo; non capisco, i., che cosa voglia da me; in fine,...