Opera (1584) del filosofo G. Bruno (1548-1600), che forma una trilogia, con De la causa, principio et uno e La Cena delle Ceneri, di dialoghi in italiano pubblicati a Londra nello stesso anno. In polemica [...] con l'aristotelimo, ha per tema centrale l'infinità come attributo fondamentale dell'universo. ...
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INFINITO (lat. infinitus o infinitivus [modus], impropria traduzione del greco ἀπαρέμϕατος [ἔγκλιοις], cioè "(forma) sprovvista di determinazioni supplementari")
Giacomo Devoto
Formazione nominale del [...] declinazione, come il dativo nel greco -μεναι o l'accusativo dell'osco -om. Nelle lingue moderne il carattere nominale dell'infinito è piuttosto accentuato; più in tedesco e in italiano, dove è lecito costruirlo con l'articolo, meno in francese e in ...
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infinitoinfinito [agg. e s.m. Der. del lat. infinitus, comp. di in- neg. e del part. pass. finitus di finire "limitare", da finis "confine"] [LSF] Oltre che nei signif. matematici (per i quali v. oltre), [...] : l'i. nel suo signif. normale nell'analisi matematica, cioè come limite. ◆ [ANM] I. simultanei: v. oltre: Ordine di infiniti. ◆ [RGR] I.-spaziale: v. relatività generale, soluzioni della: IV 796 f. ◆ [ANM] Aritmetica dell'i.: istituita da G. Cantor ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] II, p. 126)
Nella lingua antica (come nella maggior parte degli usi attuali), la costruzione più comune è quella in cui l’infinito compare nella forma attiva retta da a:
(31) e però che questa ultima parte è lieve a intendere, non mi travaglio di ...
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infinito
Vincenzo Valente
Aggettivo (sostantivato solo in Cv IV IX 3 infinito comprende); è riferito, in una prima serie di esempi, a numero o quantità, e in un secondo gruppo a Dio.
È opportuno ricordare [...] indicata dal corpus delle opere attribuite a Dionigi Areopagita.
D. stesso osserva che 'l numero, quant'è in sé considerato, è infinito, e questo non potemo noi intendere (Cv II XIII 19). Al numero come quantità i., impossibile a giugnere (III XV 9 ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...]
Ha preso a urlare di gioia
o il complemento ➔oggetto
Il bere vino è molto diffuso in Friuli
• Nel caso di infiniti sostantivati che sono ormai a tutti gli effetti dei sostantivi, si può avere anche il plurale
gli averi, gli esseri, i ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] come se io fossi uno scolaro modello (Vittorini 1948: 18)
L’articolo determinativo può anche essere omesso. Nell’es. (4) l’infinito deve considerarsi sostantivato perché ha un aggettivo:
(4) s’alzarono a volo uno dopo l’altro con gran sbattere d’ali ...
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prodotto infinito
prodotto infinito prodotto di un numero non finito di fattori, indicato con l’estensione all’infinito del simbolo di → produttoria (o moltiplicatoria)
che indica il prodotto degli [...] pur non avendo alcun fattore nullo e pur essendo
Se si pone un = 1 + an, gli an si chiamano termini del prodotto infinito e la condizione necessaria per la convergenza è che an → 0 per n → ∞. Si dimostra che un prodotto a termini positivi converge ...
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numero infinito
numero infinito nell’insieme dei numeri iperreali (introdotti nell’ambito dell’→ analisi non standard) numero x maggiore di ogni numero reale positivo oppure minore di ogni numero reale [...] negativo (→ numero iperreale) ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....
infine
(meno com. 'in fine') avv. – Alla fine, da ultimo: i. confessò tutto; attendemmo a lungo, ma i. arrivarono. In conclusione, insomma (per lo più come inciso): bisogna i. che ci decidiamo; non capisco, i., che cosa voglia da me; in fine,...