epilessia
Sindrome caratterizzata da manifestazioni motorie, sensoriali, psichiche e neurovegetative polimorfe, in forma di crisi che si ripetono nel tempo, dipendenti da scariche parossistiche neuronali, [...] parte di e. non è individuabile una causa, quando questa è nota di maggior fraquenza sono i traumi, le infezioni cerebrali e meningee e i loro esiti, l’alcolismo, le neoplasie, alcune anomalie vascolari. Si ritiene che, indipendentemente dalle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalle patocenosi preistoriche alle patocenosi antiche
Gilberto Corbellini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le origini e i cambiamenti [...] dal nord Africa, la cosiddetta “peste di San Cipriano” e imperversa per 15 anni: le descrizioni non consentono di capire di quale infezione si tratti. Una serie di epidemie di “pustole maligne” scoppia nel 302 e nel 312, e poi ancora gravi pestilenze ...
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Yersinia
Genere di batteri gram-negativi, anaerobi facoltativi, in passato compreso nel genere Pasteurella, nel quale erano state inserite specie causa di gravi malattie. Sono batteri resistenti in un [...] Y. pestis è l’agente eziologico della peste. Il batterio Y. enterocolitica è invece l’agente eziologico di infezioni gastrointestinali, soprattutto infantili, contratte tramite il consumo di acque o alimenti contaminati (ortaggi, latte, gelati, carni ...
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Klebsiella
Genere di batteri capsulati, gram-negativi, privi di flagelli e di spore, produttori di muco che amalgama i singoli corpi batterici. Sono normalmente presenti nella flora batterica intestinale [...] di alcune broncopolmoniti, sinusiti, otiti, cistiti, ecc., assume particolare importanza in quanto agente di infezioni nosocomiali antibioticoresistenti; K. ozaenae, isolato dal secreto nasale di individui affetti da ozena; K. rhinoscleromatis ...
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disidrosi
Dermatosi recidivante, a eziologia parzialmente nota, caratterizzata da comparsa di vescicole intraepidermiche chiare, che interessano le mani e i piedi (soprattutto le dita), a contenuto limpido, [...] ; esse si manifestano per lo più in primavera e in estate e sono spesso precedute da senso di calore, prurito o bruciore. Frequente è l’associazione o la sovrapposizione di infezioni micotiche. La prognosi e la cura sono diverse a seconda dei casi. ...
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micofenolato
Farmaco usato nella profilassi del rigetto dopo trapianto d’organo. Il suo meccanismo d’azione si esplica attraverso l’inibizione selettiva di un enzima, l’inosinamonofosfatodeidrogenasi, [...] la produzione di anticorpi e altre loro funzioni vengono pertanto ostacolate. Effetti tossici del m. sono leucopenia, diarrea e vomito, e aumentata incidenza di infezioni c.d. opportunistiche (quelle che insorgono in caso di depressione immunitaria). ...
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cachessia
Stato morboso caratterizzato da estrema magrezza, riduzione delle masse muscolari e assottigliamento della cute; è dovuta a malattie croniche e consuntive. I meccanismi patogenetici per cui [...] , nell’insufficienza ipofisaria globale. L’encefalopatia da chemioterapia può provocare c. e anche demenza sottocorticale. Le infezioni cerebrali e il coma protratto causano c. sia per l’immobilizzazione (catabolismo proteico), sia per l’interferenza ...
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Degenerazione delle cellule del muscolo cardiaco, riscontrabile nell’alcolismo cronico, nella distrofia miotonica e nella eredopatia atassica polineuritiforme.
Le c. costituiscono un insieme eterogeneo [...] la dilatazione dei ventricoli e la riduzione della funzione di pompa ventricolare), probabilmente dovute a cause diverse (infezioni virali, predisposizione genetica, alcol, cobalto, deficit di selenio);
le c. ipertrofiche, spesso a base genetica ...
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RONCALI, Demetrio
Mario Donati
Chirurgo, nato a La Valletta (Malta) il 2 novembre 1866, morto a Napoli il 1° dicembre 1931. Laureato nel 1891 in Roma, fu aiuto delle cliniche chirurgiche di Cagliari [...] la stessa disciplina all'università di Napoli.
La sua attività scientifica fu dedicata in particolare allo studio delle infezioni chirurgiche, dei neoplasmi maligni, e della chirurgia del sistema nervoso centrale; negli ultimi anni si occupò anche di ...
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Proteina non enzimatica di origine vegetale, microbica e animale che può legarsi a specifici carboidrati sulla superficie cellulare. Le l. sono usate per la tipizzazione dei gruppi sanguigni dell’uomo; [...] mitogene (fitoemoagglutinina e concanavalina A) si utilizzano anche in studi immunologici come attivatori dei linfociti. In natura le l. sono coinvolte nella simbiosi fra piante e batteri e nella protezione contro le infezioni fungine delle piante. ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
defensina
s. f. In biologia, cellula immunitaria prodotta dai linfociti CD8 che impedisce la moltiplicazione del virus Hiv. ◆ È stato isolato un antibiotico naturale nelle vie urinarie delle donne. È stato battezzato «beta defensina 1 umana»...