adenovirus
Gruppo di virus a DNA icosaedrici, privi di involucro, con un diametro compreso tra 90 e 100 nm. Ciascuna particella virale è costituita da un aggregato regolare di 252 subunità proteiche [...] e alle condizioni estreme di pH, e sono quindi in grado di sopravvivere per lunghi periodi al di fuori dell’ospite.
Infezioni da adenovirus nell’uomo
Nell’uomo gli a. sono per lo più responsabili di lievi malattie dell’apparato respiratorio ma, a ...
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appendicite
L’infiammazione dell’appendice cecale. Sembra essere tra le malattie più antiche, anche se riconosciuta come entità nosologica solo in epoca relativamente recente. Se ne distinguono due forme: [...]
Le cause sono difficili a stabilirsi nel singolo caso e non sembrano mai agire isolatamente: calcoli fecali, infezioni, stasi intestinale, abnorme pervietà del lume appendicolare, flogosi locali intraparietali, ecc. Si distingue una forma catarrale ...
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Farmaci derivati dell’ammide dell’acido solfanilico (solfanilammide) e di alcune ammidi sostituite, introdotti nella terapia antibatterica da G. Domagk nel 1935 e quasi contemporaneamente da E.F.A. Fourneau [...] . Con la scoperta dell’attività antibatterica dei sulfamidici, la chemioterapia, che aveva già realizzato notevoli successi nelle infezioni da protozoi, ha segnato una delle sue conquiste più notevoli.
Composti azoici contenenti il nucleo della ...
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Genere di proteobatteri, di cui si conoscono 5 specie, parassite dell’uomo, di altri mammiferi e degli uccelli. Pur potendo infettare l’uomo (Pasteurella pestis, responsabile anche della peste umana, oltreché [...] ecc.), colpiscono di regola gli animali, nei quali possono generare numerose malattie (pasteurellosi), fra cui le infezioni generali acutissime denominate setticemie emorragiche (dei polli, del coniglio, della cavia, dei bovini ecc.), la peste ...
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JANSKÉ Lázné (ted. Johannisbad; A. T., 59-60)
Guido Ruata
Villaggio e stazione idrominerale della Cecoslovacchia, con 300 ab. Ha acque radioattive termali (290,6), acque ferruginose carboniche fredde, [...] , bevanda, inalazione, impiegate nella cura delle malattie nervose, della gotta, delle forme reumatiche, dell'anemia e linfatismo, delle dermatosi, delle malattie ginecologiche, dei postumi d'infezioni e intossicazioni. È stazione climatica (700 m). ...
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piastrinopenia
Condizione clinica caratterizzata da una riduzione del numero delle piastrine nel sangue venoso periferico.
Eziologia
Le cause di una p. possono essere divise in cinque gruppi principali: [...] a ridotta produzione midollare dei megacariociti (per infiltrazione del midollo osseo da parte di tumori, per aplasia midollare, per infezioni), o da ridotta produzione delle piastrine (per carenza della vitamina B12 o di acido folico, per sindromi ...
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Nome di un gruppo di virus a DNA. Il potere patogeno è specie-specifico: nell’uomo sono particelle del diametro di 65-150 nm, di forma icosaedrica, con capside simile a quella dell’herpes simplex. L’infezione [...] non gravi, talora clinicamente silenti; di rilievo il rischio di infezione nelle gestanti con possibile trasmissione al feto per via placentare. In caso di infezioni da c. si osserva un ingrandimento della cellula ( citomegalia); caratteristica ...
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In genetica clinica, diagnosi e trattamento dei difetti congeniti. Il termine, coniato da D.W. Smith nel 1966, ha sostituito nell’uso corrente il vocabolo teratologia.
Le anomalie di un organo, di una [...] un organo o di una regione più vasta dell’organismo possono derivare da cause intrinseche o da cause estrinseche (traumi, infezioni o farmaci teratogeni), che agiscono sui processi di uno sviluppo originariamente normale: nel primo caso si parla di ...
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periadenite
Flogosi, acuta o cronica, del connettivo che circonda le ghiandole linfatiche. Di solito secondaria a una linfoadenite, la p. può limitarsi nelle forme acute a edema e a infiltrazione leucocitaria [...] del connettivo perighiandolare; nelle forme croniche invece la p. genera la crescita di tessuto sclerotico inglobante il linfonodo. La p. si verifica in caso di infezioni batteriche, più raramente virali. Nella tubercolosi esita in scrofula. ...
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Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni a carico di organi addominali (vie biliari e urinarie, soprattutto), forme setticemiche come complicanza di focolai infettivi ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
defensina
s. f. In biologia, cellula immunitaria prodotta dai linfociti CD8 che impedisce la moltiplicazione del virus Hiv. ◆ È stato isolato un antibiotico naturale nelle vie urinarie delle donne. È stato battezzato «beta defensina 1 umana»...