meningismo
Sintomatologia tipica delle meningiti, provocata da irritazione delle meningi, ma in assenza di meningite vera e propria: consiste in rigidità nucale (e tensione delle fontanelle nella prima [...] , sensorio torpido. Le cause non meningitiche del m. sono: febbre elevata, spec. nei bambini, crisi acetonemiche, infezioni virali esantematiche, infezioni da leptospira e da batteri (in partic., in corso di shock tossici da tossine streptococciche e ...
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Chirurgo italiano (Gonzaga 1866 - Firenze 1956), prof. di patologia chirurgica (dal 1912) a Firenze, dove fu (1926-30) preside della facoltà di medicina. Senatore dal 1913. Si è particolarmente occupato [...] della patogenesi della sarcomatosi cutanea e del potere battericida del sangue nelle infezioni. ...
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cerebroplegia
Denominazione di un complesso di malattie cerebrali riunite da caratteri clinici comuni: disturbi motori (per lo più paresi, emiplegie o paraplegie) e turbe psichiche, che si manifestano [...] e si associano in grado molto vario. Le cause della c. possono essere di differenti origini: prenatali (infezioni, traumi), natali (parto prematuro o distocico, asfissia del neonato), di natura tossica (alcolismo, saturnismo), infettiva (sifilide) o ...
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microencefalia
Malformazione cerebrale consistente nelle dimensioni globali del cervello inferiori alla norma, solitamente accompagnata da anomalie delle circonvoluzioni, separazione incompleta dei due [...] agenesia del corpo calloso; contestualmente il cranio è di dimensioni ridotte (microcefalia). Le cause di m. sono infezioni fetali (spec. virali), uso materno di cocaina, isotreonina (un farmaco per l’acne), fenitoina e carbamazepina (antiepilettici ...
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glicopeptide
Composto la cui macromolecola è costituita da una catena di amminoacidi unita a un gruppo più o meno complesso di glicidi o derivati di glicidi. Alcuni g. estratti da colture batteriche [...] (per es., vancomicina) sono antibiotici usati nel trattamento di infezioni resistenti. ...
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In medicina, focolaio di infezione latente, da cui a un certo punto trae origine un’infezione clinicamente evidente, dove i germi per via ematogena si localizzano secondariamente in altri tessuti o organi, [...] che per questa sua origine è detta focale. Tali infezioni colpiscono con maggior frequenza il rene, l’endocardio, le articolazioni.
Il focolaio è la sede di un qualsiasi processo patologico: focolaio di frattura, la sede di una frattura ossea; ...
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VENEREE, MALATTIE
Giacomo SANTORI
VENEREE, MALATTIE (XXXV, p. 46; App. II, 11, p. 1095). Se confrontiamo i dati riguardanti la diffusione ed il decorso delle m. v. nel decennio 1948-1958 con quelli [...] dall'O.M.S. in collaborazione con il governo iugoslavo ha ottenuto la bonifica di intere popolazioni, tra le quali l'infezione luetica aveva il più delle volte un'origine non sessuale.
Anche per quanto riguarda la diffusione della sifilide tramite la ...
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MEIOPRAGIA (dal gr. μέιων "minore" e πράσσω "faccio")
Gaetano Salvioli
Condizione speciale d'un organo la cui attività funzionale è al di sotto di quella normale. Può essere dovuta a una deficienza congenita [...] anatomica o funzionale (malformazioni congenite), o a infezioni croniche, specie ereditarie (sifilide ereditaria), o a intossicazioni croniche (alcool, mercurio, ecc.). Il termine meiopragia è più spesso usato per le ghiandole a secrezione interna, ...
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pneumologia
Branca della medicina, detta anche broncopneumologia, che si occupa dei problemi inerenti al distretto broncopolmonare dell’apparato respiratorio, in condizioni sia fisiologiche sia patologiche. [...] per questo distretto, specializzando l’infettivologia alle particolarità anatomofisiologiche dell’apparato broncopolmonare: per es., le infezioni opportunistiche e quelle acquisite in comunità hanno nella p. la loro maggiore fonte di studio e ...
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Poliomavirus
Virus oncogeno con DNA circolare a doppio filamento, con capside a simmetria icosaedrica del diametro di 45 nm, non rivestito dal pericapside. I virus della famiglia P. infettano i Mammiferi [...] , virus) e il virus delle scimmie SV40. Sono virus che nella maggior parte dei casi provocano infezioni asintomatiche, contratte spesso nell’infanzia (tonsilliti); presentano lunghi periodi di latenza, nei quali persistono insediandosi nell’apparato ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
defensina
s. f. In biologia, cellula immunitaria prodotta dai linfociti CD8 che impedisce la moltiplicazione del virus Hiv. ◆ È stato isolato un antibiotico naturale nelle vie urinarie delle donne. È stato battezzato «beta defensina 1 umana»...