PORFIRINURIA
Fernando Marcolongo
. È un'anomalia del ricambio dei pigmenti caratterizzata dalla produzione di abnormi quantità di alcuni derivati dall'emoglobina, le porfirine, che s'accumulano nell'organismo [...] influenza di raggi luminosi, per i quali la cute diventa particolarmente sensibilizzata (hydroa aestivales). Le lesioni, per infezione secondaria, dànno spesso esito a cicatrici. La cura è sintomatica. Non si conosce nessun mezzo atto a influenzare ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] di Louis Pasteur è approdata nel 1857 all'enunciazione della 'teoria dei germi' che li indica come agenti delle infezioni. Gli anni cinquanta dell'Ottocento vedono anche l'avvio di periodiche conferenze internazionali (la prima è quella di Parigi ...
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ASSALINI, Paolo
Mario Crespi
Nacque a Reggio Emilia (secondo altre fonti, a Modena) il 15 genn. 1759 da Lazzaro, archiatra del duca Ercole, III, d'Este, e da Rosa Casali. Segui gli studi medici nell'università [...] il I Reggimento leggero italiano, colpito da una epidemia di oftalmoblenorrea, e a Vicenza tornò nel 1809, essendosi l'infezione propagata fra gli allievi del Collegio militare; sempre nel 180g si recò in Spagna, a svolgere la sua opera sui ...
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FEDE, Francesco
Gian Franca Moiraghi
Nacque a Petrella Trifernina (Campobasso) il 16 febbr. 1832, da Nicolangelo e da Luisa De Mattei. Compiuti i primi studi nel seminario di Larino, si iscrisse all'università [...] Sulla disinfezione gastro-intestinale, ibid., pp. 281-285; Speciale forma di varioloide, ibid., XIV (1906), pp. 293 s.; Tossi-infezioni digestive e forme morbose che ne derivano, ibid., pp. 295 s., Concetto diagnostico e curativo di alcune febbri nei ...
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CAVARA, Vittoriano
Giovan Battista Bietti
Nato a Castelmaggiore (Bologna) il 14 nov. 1886 da Gerardo e da Elisa Balli, si laureò in medicina e chirurgia a. Bologna il 2 luglio 1910. Dopo un breve periodo [...] (in collab. con il suo allievo G. B. Bietti, Bologna 1943), nonché l'altra su Le manifestazioni oculari della infezione erpetica (ibid. 1946), che gli valse il riconoscimento di una particolare competenza nel campo delle localizzazioni oculari dell ...
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Colecisti
Daniela Caporossi e Red.
La colecisti (dal greco χωλή, "bile", e κύστις, "vescica"), chiamata anche cistifellea (composto di cisti- e dell'aggettivo latino felleus, "della bile"), è un organo [...] ).Con il termine colecistite si indica genericamente un'infiammazione a carico della colecisti, che può essere causata da un'infezione batterica, o più frequentemente è la conseguenza di calcolosi. Essa può avere carattere acuto o cronico. Quando ...
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Fratello di Giulio, nacque a Trieste il 14 luglio 1876. Studiò medicina a Torino, allievo di G. Bizzozzero, e nella capitale piemontese si laureò nel 1899. Per completare la sua formazione scientifica, [...] capitoli di vari collaboratori, nei quali è esposto il pensiero dell'Ascoli sulla fisiopatologia, la clinica e la terapia dell'infezione malarica.
Bibl.: G. Fradà, M. A., in La Riforma medica, LXXII (1958), pp. 1259-1262; A. Ferrata-E. Storti, Le ...
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Chimica
Si dicono t.: un atomo di carbonio che in una molecola organica risulta unito ad altri tre atomi di carbonio (così nel metilpropano, CH3CH(CH3)CH3, è un carbonio t. l’atomo centrale); il radicale [...] dispiegarsi di nuovi bisogni in società avanzate.
Medicina
Sifilide t. La terza e ultima fase della infezione luetica, caratterizzata da localizzazioni, circoscritte, eventualmente multiple, ad andamento cronico e a carattere regressivo. Il ...
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urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale [...] morbosa dovuta a ritenzione urinaria grave e protratta e al conseguente riassorbimento di sostanze tossiche contenute nelle urine. Infezione urinosa Setticemia da germi che nell’u. trovano l’ambiente adatto al loro sviluppo. Intossicazione urinosa (o ...
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PEDIATRIA (XXVI, p. 592; App. II, 11, p. 513)
Gino Frontali
La varietà dei problemi affrontati in questi ultimi anni e il conseguente ampliamento del campo di studî di questa disciplina rendono quanto [...] staffilococcica, resistente alla maggior parte degli antibiotici con complicanze più o meno gravi (pneumatoceli, empiemi, ecc.).
L'infezione tubercolare nel bambino è in gran parte sdrammatizzata mediante l'uso di streptomicina e isoniazide fino alla ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...