DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] si segnalò come una delle migliori d'Italia, attenta ai più moderni orientamenti della batteriologia, dello studio delle malattie infettive e della terapia.
I primi lavori del D. erano stati indirizzati verso i temi della patologia generale. Sotto la ...
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PATELLA, Vincenzo
Alessandro Porro
– Nacque a Padova il 22 gennaio 1856, da Daniele, ingegnere civile, e Adelaide Belcavello.
Rimasto ben presto orfano del padre, compì gli studi a Padova e si laureò [...] leggere: «in quest’anno, saranno di preferenza trattate le malattie del sistema nervoso, del sangue, del fegato e quelle infettive» (R. Università degli studi di Siena, Annuario accademico 1901-1902, Siena 1902, p. 61).
Volendo dare uno sguardo d ...
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Medico (Monte S. Savino 1864 - Roma 1940). Insegnò igiene a Siena (1895), Bologna (1898), Roma (1915); fondò e diresse l'Istituto d'igiene sperimentale dell'univ. di Montevideo. Senatore dal 1920. Sfruttando [...] mixomatogeno, e da A. Lipschütz Sanarellia cuniculi. A S. si deve anche la dimostrazione che i germi di alcune malattie infettive (tifo, colera, ecc.) giungono nell'intestino non attraverso lo stomaco ma per via dei linfatici e del sangue, penetrando ...
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GERBASI, Michele
G. Roberto Burgio
Nacque a Monreale (Palermo) il 4 genn. 1900 da Rosario, insegnante di discipline classiche, e da Antonina Comella. Arruolatosi volontario nel 1917, all'inizio del [...] La Grutta e A. Albeggiani) raggiunsero a loro volta la cattedra di clinica pediatrica e uno (G. Cascio) quella di malattie infettive; in riconoscimento della sua opera gli furono conferite le medaglie d'oro al merito della Sanità pubblica nel 1960 e ...
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CINOTTI, Felice
Agostino Macri
Nato a Montescudaio (Pisa) il 10 giugno 1878 da Nicola e da Colomba Mari, compì gli studi universitari a Pisa, dove si laureò in medicina veterinaria nel 1901. Subito [...] per la scarsità dei mezzi terapeutici farmacologici e per la loro limitata efficacia, soprattutto riguardo alle malattie infettive, la capacità del sanitario di effettuare tempestivamente diagnosi corrette e di impiegare propriamente i pochi farmaci ...
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CANTANI, Arnaldo
GG. Barbensi-*
Nacque il 15 febbraio del 1837 a Hainsbach (od. Lipova), al confine tra la Sassonia e la Boemia, da Vincenzo, medico oriundo italiano, e da Adelina Jaroschkowa. Terminati [...] in fisiologia da E. H. Starling nel 1902.
Un altro campo particolarmente studiato dal C. fu quello delle malattie infettive, sia per quanto riguarda l'etiopatogenesi sia in riferimento alla terapia: egli ritenne che la causa di molte malattie dell ...
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FOSSATI, Antonio
Milo Julini
Nato a Milano il 25 luglio 1806 da Carlo e da Vittoria Corbetta, si laureò in medicina a Pavia nel 1831 discutendo la tesi Del suicidio nei suoi rapporti colla medicina [...] fa impossente al cospetto di tanto strazio" (Sulla idrofobia…, p. 7). Per una efficace prevenzione delle malattie infettive, il F. apertamente auspicava un adeguamento degli studi della Scuola veterinaria di Torino che "attende ordinamento conforme ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] ibid., XII [1919], pp. 73-78 e in Giorn. di clinica medica, I [1920], pp. 1-13).
Nel campo delle malattie infettive i risultati più importanti ai fini dottrinali e pratici furono raggiunti dal G. con una serie di ricerche cliniche, epidemiologiche e ...
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Burioni, Roberto. - Medico italiano (n. Pesaro 1962). Laureato presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze microbiologiche e virologiche presso [...] basati su anticorpi monoclonali umani ricombinanti e all’utilizzo di strumenti molecolari per la diagnostica precoce di malattie infettive. Attivo nella divulgazione scientifica riguardante i vaccini, ha pubblicato tra l’altro: Il vaccino non è un ...
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DOGLIOTTI, Giulio Cesare
Ermanno Ferrario
Nato ad Alba (Cuneo) il 14 marzo 1906 da Luigi, medico, e Clotilde Ferrara Bardile, si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Torino nel 1929.
Frequentò [...] ], pp. 349-394, con G. F. Lenti). La terapia cortisonica delle infezioni fu poi estesa dal D. anche alle forme infettive a evoluzione subacuta e cronica nelle quali, a un certo momento del decorso, si evidenzia una componente disergica, mentre quella ...
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infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), o provocarla (in una persona): il...