Necrosi del tessuto osseo, dovuta a varie cause (tossiche, vascolari, infettive) spesso combinate tra loro. L’o. si ha allorché l’osso viene a essere privato degli elementi nutritivi che gli provengono [...] dai vasi del midollo e del periostio ...
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Processo flogistico della vena porta, in genere secondario a malattie infettive generali, a processi infiammatori di organi addominali (appendiciti acute, colecistiti, coledociti, pancreatiti) o alla presenza [...] di formazioni patologiche che comprimono la vena porta o i suoi rami (tumori, cisti, aneurismi voluminosi). L’affezione può colpire il tronco della vena porta (p. tronculare) o uno dei suoi rami di origine ...
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Aumento del fibrinogeno nel sangue. Si osserva nel corso di malattie infettive, nel mieloma multiplo, nella nefrosi lipoidea e nel reumatismo articolare acuto. ...
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Medico tedesco (Glatz 1849 - Berlino 1919). Prof. nell'istituto della malattie infettive dell'università e direttore dell'istituto idroterapico di Berlino, autore di classiche ricerche sulle ptomaine, [...] sulla terapia fisica e la idroterapia ...
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STD Sigla di sexually transmitted disease, usata internazionalmente per indicare le malattie infettive a rischio di trasmissione diretta per via sessuale (per es., epatite virale, herpes simplex, HIV-1 [...] ecc.) ...
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Igienista (Hannover 1870 - Friburgo in Brisgovia 1957). Medico primario nell'Istituto per le malattie infettive a Berlino e nell'Istituto di igiene a Greifswald; nel 1911 ebbe la cattedra a Strasburgo, [...] nel 1921 a Marburgo, nel 1923 a Friburgo. A lui si devono contributi di grande rilievo, tra cui: nel campo dell'immunologia, l'allestimento di un metodo di precipitazione; l'introduzione della cura antimoniale ...
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Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattie infettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (chemioterapia delle elmintiasi, [...] con i metodi della tossicologia, con prove in vivo e in vitro, che prendono in considerazione l’agente patogeno, l’organismo infetto e le sue cellule di difesa. È tanto più elevato quanto è maggiore la dose tossica per l’organismo e quanto minore ...
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Patologo e batteriologo (Sendai 1870 - Tokyo 1957). Perfezionatosi in Germania, divenne capo del reparto malattie infettive dell'istituto Kitasato a Tokyo, poi professore all'univ. di Keijo e quindi di [...] Seul. Nel 1898 scoprì il bacillo della dissenteria (bacillo di S.-Kruse o Shigella dysenteriae), e qualche anno dopo introdusse in terapia il siero antidissenterico ...
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infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), o provocarla (in una persona): il...