CONCORDANZA A SENSO
Si definisce concordanza a senso quella in cui ci si allontana dalle norme grammaticali che regolano la concordanza tra le parti variabili del discorso, privilegiando elementi che [...] anche nella lingua letteraria
Ancor regnava in que’ tempi un’iddea /la qual Diana si facea chiamare, /e molte donne in divozion l’avea (G. Boccaccio, Ninfale fiesolano)
sì de la scheggia rotta usciva insieme /parole e sangue (D. Alighieri, Inferno). ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] landa intristita,
che col Nulla confina
non è questa la vita?
Un singhiozzo e un sorriso
un’ortica ed un fiore
l’inferno e il paradiso
non è questo l’Amore?
(Umberto Saba, Tutte le poesie, Milano, Mondadori, 20049, p. 883)
Altro impiego tipicamente ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] è un rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è inquinata […]. Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera grande e vuota, e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto che ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] tre parole diverse adeguate allo stile della cantica, dal più corrente al più culto: così, Caronte è definito vecchio nell’Inferno (III, v. 83), Catone col provenzalismo veglio nel Purgatorio (I, v. 31; II, v. 119), san Bernardo col latinismo sene ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] come vizio del discorso. I tempi sembrano maturi per rendere l’anfibologia disponibile anche come materia narrativa. Nell’Inferno ➔ Dante fa, infatti, dell’anfibologia discorsiva il perno dell’accorato incontro con il padre di Guido Cavalcanti e ...
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PAGLIARO, Antonino (App. II, 11, p. 484)
Ha continuato a insegnare glottologia nell'università di Roma fino al fuori ruolo, nel 1968; dal 1965 socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; è morto a Mistretta [...] testo dantesco (gran parte dei saggi danteschi sono raccolti nei due volumi di Ulisse, 1966): si pensi alla lezione ibornio in Inferno XXVI, 14.
Bibl.: N. Sapegno, in Giorn. stor. lett. ital., CXXXII (1955), pp. 64-9; A. Vallone, L'interpretazione ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] o con una messaggera divina. E anche se esistono alcuni componimenti suoi comico-burleschi, e se il linguaggio dell’Inferno è aperto a espressioni volgari od oscene, statisticamente la quantità di termini del “Fiore” assenti nell’opera di Dante ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] , di Marco Ferreri); incontri ravvicinati (Close encounters of the third kind, 1977, di Steven Spielberg); inferno di cristallo (The towering inferno, 1974, di John Guillermin); luci della ribalta (Limelight, 1952, di Charlie Chaplin); matrimonio all ...
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DIFETTIVI, NOMI
Sul modello della categoria dei verbi ➔difettivi, si considerano difettivi (cioè ‘mancanti’) alcuni nomi usati soltanto o prevalentemente al plurale (dunque difettivi del singolare) oppure [...]
• La gente ha il plurale le genti, ‘popoli, nazioni’, di uso ormai poetico
le genti / del bel paese là dove ’l sì suona (D. Alighieri, Inferno)
Genti diverse venute dall’Est (F. De André, Il testamento di Tito).
VEDI ANCHE collettivi, nomi ...
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INTERIEZIONI PRIMARIE
Le interiezioni primarie (o proprie) sono singole parole che hanno soltanto il valore di interiezione.
Le forme più usate si possono riassumere come segue.
• Ah, che indica una [...] scritto, sia parlato.
• O era usata tradizionalmente per introdurre un vocativo
O animal grazioso e benigno (D. Alighieri, Inferno)
• Deh era un’esclamazione tipica del linguaggio poetico
Deh, spiriti miei, quando mi vedete (G. Cavalcanti, Rime ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...