GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] Inferno è seguito da 25 terzine in cui si rielabora il commento attribuito a Iacopo Alighieri, e da 74 terzine che si rifanno invece al commento di ), pp. 272 s.; M. Roddewig, Dante Alighieri Die Göttliche Komödie. Vergleichende Bestandsaufnahme der ...
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MANFREDI, Francesco (Francesco il Vecchio)
Isabella Lazzarini
Primo signore di Faenza della dinastia dei Manfredi, nacque secondo Litta da Alberghetto di Alberghetto (o Alberico), morto nel 1275, e da [...] 1285, al castello di Cesato vicino Faenza, a un segnale di Alberigo il figlio di questo, Ugolino detto Buzzola, e il cugino M. dettero inizio al cosiddetto eccidio della Castellina, narrato nelle cronache e cantato da Dante (Inferno, XXXIII, vv. 109 ...
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DEL RICCIO, Luigi
Paolo Procaccioli
Di nobile e antica famiglia, nacque a Firenze da Giambattista e da Eleonora di Cristofano Bracci. Ignoto l'anno di nascita (ma in un madrigale dei dicembre 1543 canta [...] . Più significativa, per il ruolo riconosciuto al D., la presenza di quest'ultimo come interlocutore in un dialogo di Donato Giannotti (De' giorni che Dante consumò nel cercare l'Inferno e il Purgatorio) che si immagina tenuto a Roma, probabilmente ...
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FIFANTI, Oderigo (Odarrigo, Oddo)
Massimo Tarassi
Figlio di Arrigo, nacque a Firenze probabilmente verso la fine del XII secolo, da un ceppo familiare di origine signorile che proprio in quel tempo si [...] Imola a lui si riferisce Dante quando chiede a Ciacco quale sia stata la destinazione nell'aldilà, insieme con altri eminenti capiparte fiorentini, di un certo Arrigo ricevendone la risposta "Ei son tra l'anime più nere" (Inferno, VI, 77-87).
Fonti e ...
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GIANFIGLIAZZI, Catello (Castello)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel primo ventennio del secolo XIII da Rosso di Adimaro.
I Gianfigliazzi traevano il cognome da un certo Giovanni, figlio di Azzo, che [...] della rovina della sua parte politica, Dante assunse il G. a simbolo dell delle monete che tiene gelosamente appesa al collo (Inferno, XVII, vv. 59 s.).
L'identificazione con e diretto a chiarire la posizione di ciascun socio nei confronti degli altri ...
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ARCHINTO, Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 30 luglio 1670 da Filippo e da Camilla Stampa.
Frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, ove fu alunno di Carlo Ambrogio Cattaneo e di Tommaso Ceva, [...] sia Carlo VI (32 nov. 1711) lo nominarono Grande di Spagna: ma per le mutate condizioni politiche della Lombardia né de Dante des bibliothèques de France, Paris 1892, pp. 52-54 (ove si descrive un prezioso codice miniato dell'Inferno già ...
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ANDALÒ, Loderengo
Ludovico Gatto
Bolognese, figlio di Andalò e fratello di Castellano, di Diana e Brancaleone. Nel 1239 l'A. si trovò tra i prigionieri bolognesi caduti nelle mani di Federico II. Nel [...] trascinata nelle lotte interne di Firenze, Pistoia, Prato. Fu merito suo e di Catalano di Guido di Ostia (non Malavolti, senza signore" (Stefani, p. 52). Dante ricordò l'A. nel XXIII canto dell'Inferno tragli ipocriti, insieme con il suo collega ...
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LAMBERTI (Lamberteschi), Lambertesco
Renzo Nelli
Non sono noti il luogo e la data di nascita, che può essere collocata presumibilmente a Firenze nell'ultimo decennio del sec. XII, in base al primo dei [...] stemma (che era invece allo scudo d'azzurro con palle d'oro) di quei Lamberti di antico lignaggio immortalati da Dante (Inferno, XXVIII, 103-111), bensì in quello di un'altra famiglia omonima, che in un periodo successivo avrebbe visto accedere al ...
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CANCELLIERI, Vanni (detto Focaccia)
Giancarlo Savino
Nacque a Pistoia nella seconda metà del sec. XIII, figlio naturale di Bertacca di messer Ranieri, di parte bianca. Il soprannome Focaccia, con cui [...] con certezza non per cause naturali. Per l'assassinio di Detto (e non per l'uccisione di uno zio o addirittura del padre, come riferiscono commentatori antichi della Commedia)Dante lo pose nella Caina (Inferno, XXXII, 63) fra i traditori dei parenti ...
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ALBERTI, Alessandro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alberto e di Gualdrada; con il fratello Guglielmo fu in contrasto politico con l'altro fratello Napoleone, ghibellino, al quale nel 1250 il padre per [...] . Nel 1280 i tre fratelli furono presenti alla pace del cardinale Latino, ma due anni dopo scoppiò la tragedia, di cui resta il ricordo anche in Dante (Inferno, XXXII, vv. 40-60). Dopo essere stato estromesso, infatti, con l'inganno, dai possedimenti ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...