LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] , e che in ciò il Niccolini seguiva la scuola italiana diDante, Machiavelli, Giannone e Alfieri. Nel carteggio con lo storico testo, va ricordato Sovra un passo del canto XXXIV dell'Inferno della Divina Commedia. Lezione, in Il Faro, aprile 1836. ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] e altri saggi danteschi, Firenze 1976, pp. 41-62; V. Cioffari, Il canto XXXIII, in Inferno, Letture degli anni 1973-1976, Casa diDante in Roma, a cura di S. Zennaro, Roma 1977, pp. 785-96; P. Renucci, La rifrazione Prismatica dell'io narrante ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] ritirarsi a Faenza, dove nel 1280 ebbe luogo l'episodio cantato da Dante del tradimento dei ghibellini da parte di Tebaldello Zambrasi, relegato perciò nell'Antenora (Inferno, XXXII, 122). A causa dell'allontanamento volontario dalla città il L. fu ...
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DELLA SCALA, Bartolomeo
Gian Maria Varanini
Secondo signore di Verona, era figlio primogenito di Alberto e di Verde da Salizzole. Nacque al più tardi - ignoriamo la data esatta - durante il settimo [...] gli antichi commentatori diDante, ed opinione prevalente della critica moderna.
Vitaliano Del Dente, il ricchissimo padovano padre della seconda moglie del D., è pure ricordato da Dante, il quale nel canto XVII dell'Inferno vaticina - per bocca ...
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MANFREDI, Alberigo
Armando Antonelli
Nacque a Faenza tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo da Ugolino Bozzola dei Manfredi, potente famiglia di Faenza.
Il lignaggio deteneva il primato [...] azione violenta del M. dal suo disperato e inappagato desiderio di dominio, prefigurando in un certo senso il giudizio che Dante dà delle lotte civili negli ultimi canti dell'Inferno. Si tratta di un'esecrabile eredità quella che il M. trasmise ai ...
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MANFREDI, Ugolino
Armando Antonelli
Nacque a Faenza da Alberigo e da Beatrice, di cui non conosciamo il casato, probabilmente intorno alla metà del Duecento.
Appartenne a un'importante famiglia guelfa [...] e nella cronaca. Nota sul canto XXXIII dell'Inferno, Faenza 1937, passim; G. Rossini, Il testamento di frate Alberigo Manfredi, in Studi romagnoli, III (1952), pp. 519-528; Poeti giocosi del tempo diDante, a cura di M. Marti, Milano 1956, p. 686; L ...
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MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatestino (Malatestino dall'Occhio)
Anna Falcioni
Terzogenito di Malatesta da Verucchio e della prima moglie di questo, Concordia, figlia del visconte imperiale [...] da Carignano, nobili fanesi capi delle opposte fazioni cittadine.
L'episodio, narrato nel XXVIII canto dell'Inferno (vv. 76-80), consente a Dantedi lanciare l'ennesima damnatio memoriae contro il M.: secondo le terzine dantesche, infatti, Guido e ...
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DATI, Bonturo
Maria Alice Nigido
Si può dire che nulla si sa, allo stato attuale degli studi, del luogo di origine e della condlizione sociale ed economica degli antenati del D., non essendo plausibile [...] attività politica del D. è stato, nel secoli, influenzato da quello, durissimo e lapidario, che diede su di lui Dante bollandolo, nel canto XXI dell'Inferno, con il marchio della baratteria: "Ognun v'è barattier, fuor che Bonturo, del no per li denar ...
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CATALANO
Gherardo Ortalli
Figlio di Guido di donna Ostia, bolognese, nato presumibilmente nel primo decennio del Duecento, apparteneva a ragguardevole famiglia di tradizione guelfa.
Benché sulla scorta [...] relegò C, tra gli ipocriti nella sesta bolgia dell'ottavo cerchio dell'Inferno, richiamandosi esplicitamente ai fatti del 1266 (Inferno, XXIII, vv. 76 ss.). La condanna diDante, unita alla polemica contro i frati gaudenti avviata già da Salimbene de ...
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GUIDI, Guido Guerra (Guido di Dovadola)
Mario Marrocchi
Figlio del conte Marcovaldo e di Beatrice degli Alberti di Capraia, nacque intorno al 1220. Nel 1229, alla morte del padre, ricordato come il capostipite [...] a' nemici: d'animo alto e liberale, e giocondo molto, da' cavalieri amato, cupido di gloria" (cit. in Camporesi, p. 321). Dante lo colloca nell'Inferno tra i sodomiti (XVI, vv. 34-39) senza offrirne un ritratto particolarmente significativo; va detto ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...