Religioso (n. forse in Val d'Ossola seconda metà del sec. 13º - m. 1307), capo della setta degli apostolici dopo il supplizio di G. Segarelli (1300). Le sue concezioni ci sono note soprattutto dalle sue [...] organizzare una fiera resistenza, finché la crociata bandita contro di lui nel 1306 da Clemente V lo costrinse a fedele Margherita e alcuni compagni, fu con essi bruciato sul rogo. L'episodio è ricordato da Dante nell'Inferno XXVIII, 55-60. ...
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Astrologo (n. Forlì, intorno al 1223 - m. prima del 1300), autore di un Liber astronomicus, trattato astrologico che ebbe larga fortuna. Visse alle corti di Federico II, Ezzelino da Romano, Guido Novello [...] e Guido da Montefeltro. Dante lo nomina nell'Inferno (XX, 118) tra gli indovini. ...
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PURGATORIO
A. Bratu
Il concetto di p. quale 'luogo intermedio dell'aldilà' costituisce il punto di arrivo di un lungo processo di sviluppo delle idee, delle credenze e delle pratiche relative alla sorte [...] , più o meno ampi, che illustravano la Divina Commedia diDante (Brieger, Meiss, Singleton, 1969): l'immagine del p i gesti delle anime, in particolare quello di preghiera.L'immagine di un p. simile all'inferno appare anche in alcune delle sue prime ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] religiosa del mondo cristiano europeo disegnato nella Monarchia diDante Alighieri – un’opera che proprio allora vedeva forzate che dilagarono nel corso del Seicento. Nell’«inferno monacale», descritto da suor Arcangela Tarabotti, toccò alle ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] e purificazione della Chiesa45, nel XIX canto dell’Inferno la donazione è ritenuta non un male in La ‘Donatio Constantini’ e Dante, in Nel mondo diDante, Roma 1944, pp. 109-159; R. Manselli, Dante e l’‘ecclesia spiritualis’, in Dante e Roma (Roma 8- ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] terrore dell’inferno, l’osservanza dei precetti ecclesiastici e dell’autorità della Chiesa, la necessità di opere richieste quale i ben noti canti XI e XII del Paradiso diDante sono una quasi immediata e molto felice espressione e testimonianza ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] caso del Quodlibet II del G., certamente composto dopo l'esilio diDante, dedicato a un problema ("utrum Deus possit facere quod materia actu suoi tratti peggiori, identica a se stessa: "un inferno economico, nemico della buona coscienza" (Delcorno, p ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] di legger Dante egli offrì molte prove, in pensieri sparsi, note e postille critiche, per esempio nelle Osservazioni sulle bellezze notate ne' canti dell'Inferno XVII-XXIII, e si mostrò insofferente, superando diffusi pregiudizi del tempo suo, di ...
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ORDINI MONASTICI e MENDICANTI
D. Rigaut
Mentre alcuni studiosi si sono preoccupati di circoscrivere la produzione artistica di un O. particolare (v. Benedettini; Certosini; Cistercensi; Clarisse; Cluniacensi; [...] inferno che, approfittando di un momento di esitazione all'atto della suddivisione dei giusti dai reprobi, 'omette' di al cenobio. La civiltà monastica in Italia dalle origini all'età diDante (Antica Madre, 10), Milano 1987; D. Russo, Saint Jérôme ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] conosciuti, e che anzi sarebbero stati amici, ma anche per identificare con Dante il personaggio di nome Daniele che accompagna I. nel viaggio tra l'inferno e il paradiso oggetto dell'ultima maḥberet.
Gli estremi cronologici all'interno dei ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...