È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera grande e vuota, e noi stanchi di stare in che trema.
E vegno in parte ove non è che luca (Dante, Inf. IV, 148-151)
A determinare questa comparsa precoce del presente ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] uso culto’ di alcuni elementi linguistici caratterizza momenti diversi della storia dell’italiano. In ➔ Dante, per es., corrente al più culto: così, Caronte è definito vecchio nell’Inferno (III, v. 83), Catone col provenzalismo veglio nel Purgatorio ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] maturi per rendere l’anfibologia disponibile anche come materia narrativa. Nell’Inferno ➔ Dante fa, infatti, dell’anfibologia discorsiva il perno dell’accorato incontro con il padre di Guido Cavalcanti e organizza intorno all’uso anfibologico ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...