PASCI, Gano
Mauro Marrocco
(o Galgano, o Gaetano) de’. – Nato a Colle Val d’Elsa in un anno imprecisato della prima metà del XIV secolo, fu il maggiore dei quattro figli del poeta Lapo di Gano, erroneamente [...] ), «caratterizzati da un’adesione non sempre ortodossa al linguaggio ‛comico’ diDante» (Pasquini, 1970, p. 95). Le canzoni svolgono alcuni fra i motivi topici della poesia di tipo gnomico, dai sette peccati capitali (I) alla deplorazione dell’amore ...
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DENTE, Vitaliano
Antonio Menniti Ippolito
Nacque in data sconosciuta a Padova da Guglielmo - già morto nel 1294 - e Lutia, sorella di Rolando Can da San Ferrero. Fu uno dei padovani più ricchi e influenti [...] del suo tempo.
Nell'Inferno dantesco (XVII, vv.64-69) Reginaldo Scrovegni, che gli aveva dato in sposa la figlia Beatrice, annuncia al poeta luogo da E. Morpurgo (Iprestatori di danaro al tempo diDante, in Dante e Padova. Studi storico-critici, ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] domenicano ferrarese. Meriti riconosciuti del G. rimangono la sua attenta lettura diDante e la sua capacità di sciogliere alcune difficoltà d'interpretazione letterale dell'Inferno. A tratti è possibile cogliere alcuni elementi del carattere e della ...
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JONATA (Gionata), Marino
Philine Helas
Nacque nei primi anni del Quattrocento ad Agnone, in Molise, dove trascorse la maggior parte della sua vita e dove svolse probabilmente l'attività di notaio. Le [...] , si rifà, per contenuto e forma, alla Commedia diDante. L'opera è divisa in tre parti: nella prima parte lo J. ragiona sulla morte, i demoni, gli angeli, il giudizio universale, l'inferno; nella seconda parte egli tratta delle punizioni e penitenze ...
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CIACCHERI, Manetto
Pasquale Stoppelli
Nato a Firenze da Ciando, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del successivo; ne sono ignoti sia l'anno della nascita sia quello della morte.
Le [...] del modello espressivo-situazionale diDante. La sua schiera di dannati è colta in un atteggiamento di tripudio, ed è questa via una immagine ribaltata dell'inferno come luogo di felicità e non di pena, situazione non sconosciuta a talune ...
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FABBRI, Paolo
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 31 dic. 1803 da Antonio, avvocato, e da Vincenza Barbieri. Si laureò in legge, seguendo le orme paterne, ed esercitò per alcuni anni l'avvocatura [...] con tutto l'impegno alcuni versi diDante nel Purgatorio e Inferno e nella declamazione ottenne il suffragio 1897, pp. 848 s.; V. Tardini, La drammatica nel nuovo teatro comunale di Modena, Modena 1898, pp. 6 ss.; N. Leonelli, Attori tragici, attori ...
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BUCCI, Bernardo
Amedeo Quondam
Nato a Roma intorno al 1695 (Mazzuchelli), studiò presso il Collegio Romano, per poi passare alla scuola del Gravina: sarà questa l'esperienza decisiva sul piano delle [...] 'arrivo d'un salvatore, in questo caso Dante in persona, il "buon padre" che assicura lo spaventato B. col suo "dolce aspetto", per poi guidarlo nel viaggio attraverso l'inferno.
Da un punto di vista strutturale, l'inferno del B. è molto diverso da ...
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BONSI (Bonzi), Lelio
Gianni Ballistreri
Nato a Firenze verso il 1532 dal nobile Ugolino, si applicò con passione alla letteratura e alla filosofia. Giovanissimo, fu ammesso all'Accademia Fiorentina, [...] alla presenza del cardinale Alessandro Farnese e a lui dedicata, tratta dei versi diDante sulla fortuna (Inferno, VII, 67-96)confrontandoli con le opinioni di altri poeti, filosofi, astrologi e teologi. Segue - dopo un breve Ragionamento recitato ...
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MARTINO di Vitale
Paolo Falzone
MARTINO di Vitale (Martino bottaio). – Bottaio e uomo politico lucchese vissuto nella seconda metà del secolo XIII. Sedette tra gli Anziani, la suprema magistratura della [...] riferita dal commentatore dantesco Guido da Pisa, M. sarebbe da identificare con l’«anziano» di Santa Zita collocato da Dante tra i barattieri nel canto XXI dell’Inferno e che il pellegrino e la sua guida, dal ponte sopra la quinta bolgia, vedono ...
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DELLA TOSA, Cianchella
Franca Allegrezza
Nacque a Firenze da Arrigo sullo scorcio del sec. XIII.
Discendente da una schiatta che intrecciava la sua storia con la storia stessa del Comune cittadino - [...] .: L'ottimo commento della Divina Commedia, testo ined. di un contemporaneo diDante, a cura di A. Torri, III, Pisa 1829, p. 359; Comedia diDante degli Allagheri col commento di Iacopo della Lana, a cura di L. Scarabelli, III, Bologna 1866, p. 247 ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...