venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] giù (qua giù, giuso) ' è " scendere ", con riferimento alla discesa di D. all'Inferno (If XXXIII 11 Io non so chi tu se' né per che modo sfera della dottrina teologica o dell'esperienza religiosa diDante. Così, esso è usato a proposito dell' ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] nella prima sua apostrofe ha fatto difficoltà a Dante non è perché è vivo fisicamente; altrimenti con quel che poi aggiunge mostrerebbe di pensare che se un vivo fisicamente non può andare all'Inferno, possa però ben andare in Purgatorio ".
Il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La discussione intorno alle fonti filosofiche diDante è tanto vasta e articolata che non [...] passo aristotelico nel De Anima; qui l’intervento diDante offre una posizione originale. Nella sua esposizione, l e denso di significato. Un’intera scuola filosofica (la bella scola di Inf. IV 94) si trova nel Limbo, nell’anti-inferno dove sono ...
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Il teatro frammentato
Antonio Audino
Il teatro nella società del rischio
Osservare il teatro di questo inizio secolo vuol dire rivolgere lo sguardo, innanzitutto, oltre i confini del palcoscenico, o [...] ultimo impegno teatrale (Divina Commedia. Inferno; Divina Commedia. Purgatorio; Divina Commedia. Paradiso), poderoso tentativo realizzato attraverso l’opera diDante in occasione dell’edizione del Festival di Avignone del 2008, Castellucci ha cercato ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] 81; pute la terra che questo riceve, VI 12; Buio d'inferno e di notte privata, Pg XVI 1.
L'endecasillabo giambico invece, con i ss.; G. Lisio, L'arte del periodo nelle opere volgari diDante Alighieri e del sec. XIII, Bologna 1902 (e recens. Parodi ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] quale Carlo Martello si appresta a risolvere ancor più compiutamente il dubbio diDante.
Il sintagma ha senso più lieve nella formula Or vo' che Convivio (fuori del quale è attestato una volta nell'Inferno) l'uso di v. per alludere a una dottrina o a ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] caso del Quodlibet II del G., certamente composto dopo l'esilio diDante, dedicato a un problema ("utrum Deus possit facere quod materia actu suoi tratti peggiori, identica a se stessa: "un inferno economico, nemico della buona coscienza" (Delcorno, p ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] 7-22 (poi in Lett. dant. 251-266); F. De Sanctis, Saggi critici, II, Milano 1914, 209 ss.; M. Apollonio, Il canto XIV dell'Inferno, in Lect. Scaligera I 451 ss.; V. Vettori, Il Canto di Capaneo, in Lect. Internazionale, Inferno, 140 ss.; E. Bigi, Un ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] gli affettuosi legami d’amicizia sono anche testimoniati dal già ricordato sonetto diDante “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io”, al d’ingegno” attribuita dall’Alighieri al C. nel famoso episodio dell’Inferno (X, vv. 58-60: “Se per questo cieco / ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] romana non può riferirsi che indirettamente alla cultura classica diDante. In generale, perciò, l'indagine in questo aggiungere agli antichi illustri nominati nel IV dell'Inferno i personaggi di cui avrebbe acquisito conoscenza più tardi. Ma sebbene ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...