LATINI, Brunetto
Federico MILLOSEVICH
Nato a Firenze verso il 1220, fu uomo politico e letterato notevole della Firenze guelfa. Notaio e cancelliere del comune, andò ambasciatore ad Alfonso X di Castiglia [...] giovane e lo incoraggiò negli studî (Dante, Inferno, XV, 82-85). In Francia scrisse il Tesoretto, poema in settenarî accoppiati, dove narra un suo viaggio per i regni della natura, con incontro di personaggi allegorici che lo ammaestrano aridamente ...
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GIOVANNI re di Sassonia
Giovanni Nepomuceno Maria Giuseppe nacque a Dresda il 12 dicembre 1801 da Carolina principessa di Parma (nipote di Maria Teresa) e da Massimiliano principe di Sassonia (fratello [...] Inferno, I-X), nel 1833 (Inferno, XI-XXXIV), nel 1839 (2ª ediz. dell'Inferno), 1840 (Purgatorio), 1849 (Paradiso). Di duca di Sassonia), König J. als Danteforscher, in Neues Archiv für Sächsische Geschichte, voll. 43, 1922; G. A. Scartazzini, Dante in ...
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FOLGORE da San Gimignano
Ferdinando Neri
Poeta, la cui opera appartiene al primo ventennio del sec. XIV. Di lui sappiamo con certezza solo che nel 1305-1306 prestava servizio militare per il suo comune, [...] a una "brigata nobile e cortese" di Siena, di cui celebra, per ciascun mese dell'anno, i diletti e le feste (a torto, si volle che fosse questa la brigata spendereccia che Dante ricorda nel canto XXIX dell'Inferno); un'altra della Settimana, che ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Enrico Ghidetti
MOMIGLIANO, Attilio. – Nacque a Ceva, in provincia di Cuneo, il 7 marzo 1883 da Felice e da Sofia Debenedetti. Frequentò la facoltà di lettere dell’Università di [...] , I contemporanei, Brescia 1971, pp. 621 s.; F. Mazzoni, Introduzione a Dante Alighieri, La Divina Commedia, con i commenti di T. Casin - S. A. Barbi - A. Momigliano, I, Inferno, Firenze 1972, pp. XI-XXVIII; F. Rodolico, Qualche ricordo alla rinfusa ...
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Lucca
Michele Messina
Pier Vincenzo Mengaldo
Isa Barsali Belli
– È ricordata da D. in VE I XIII 1 a proposito di Bonagiunta, citato tra i poeti toscani che mostrano di arrogarsi l'onore del volgare [...] dei canti da I 1 a IV 76 e da XXVII 9 a XXVIII 12 dell'Inferno e da XXIV 12 a XXXIII 145 del Paradiso. Il secondo, segnato 1290, anch' XXIV 45-46) certo indica un apprezzamento di L. da parte diDante. Tuttavia nella Commedia non compare della città ...
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GIULIANI, Giambattista
Domenico Proietti
Nacque a Canelli, nell'Astigiano, il 4 giugno 1818 da Paolo e Maddalena Ghione, in una famiglia di modeste condizioni; il suo nome di battesimo era Jacopo, mutato [...] a sé, dal titolo programmatico Dante spiegato con Dante, ossia Proposta e saggio di un nuovo commento della Commedia diDante Alighieri (Genova 1851), ampio commento dei primi due canti e di diversi passi dell'Inferno preceduto da una veloce premessa ...
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PURGATORIO
A. Bratu
Il concetto di p. quale 'luogo intermedio dell'aldilà' costituisce il punto di arrivo di un lungo processo di sviluppo delle idee, delle credenze e delle pratiche relative alla sorte [...] , più o meno ampi, che illustravano la Divina Commedia diDante (Brieger, Meiss, Singleton, 1969): l'immagine del p i gesti delle anime, in particolare quello di preghiera.L'immagine di un p. simile all'inferno appare anche in alcune delle sue prime ...
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RICCOBALDO da Ferrara
Massimo Giansante
RICCOBALDO da Ferrara. – Nacque a Ferrara verso il 1245, nulla si sa della famiglia di origine, eccetto il nome del padre, Bonmercato, forse un notaio ferrarese [...] di Obizzo, scagionando appunto Aldobrandino e ispirando in questo senso anche il racconto dantesco diInfernodiDante, trad. it. Bologna 1988, pp. 109-133; G. Zanella, R. da Ferrara, in Repertorio della cronachistica emiliano-romagnola, intr. di ...
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LAMBERTI, Mosca
Renzo Nelli
A dispetto della imperitura notorietà regalatagli da Dante (che lo colloca tra i dannati, come seminatore di discordia: Inferno, XXVIII, 103-111) e dallo stuolo dei suoi [...] nei pressi del mercato vecchio, acquistandovi case, palazzi e quelle munite torri che valsero loro l'accusa di superbia mossa da Dante per bocca di Cacciaguida (Paradiso, XVI, 110).
Uno degli episodi più significativi della vita del L. è l'assassinio ...
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Virgilio Marone, Publio
Sergio Casali
L’Omero latino
Virgilio è il più grande poeta romano. Ha messo in versi i canti dei pastori, il lavoro dei contadini e le imprese degli eroi e ci ha trasmesso risposte [...] addirittura in una figura leggendaria di mago sapiente, benefico e miracoloso. I cristiani vedono in Virgilio un anticipatore del cristianesimo. È Virgilio, nella Divina Commedia, a guidare Dante nel suo viaggio nell’Inferno e nel Purgatorio, e non ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...