. Il libro di Artāk Virāz è un testo pahlavico in cui si racconta la visione dell'oltretomba di un pio zarathustriano di questo nome. Il nome dell'autore, certamente un sacerdote, è ignoto; la data di [...] loro volta scelgono Artāk Virāz della città di Nīshāpūr, il più saggio e il più le terribili punizioni dei peccatori nell'inferno, dove ognuno si sente solo, da A. Barthélemy a Parigi nel 1887.
Bibl.: Jivanji Jamshedji Modi, Dante Papers, Bombay 1914. ...
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MONTEAPERTI
Bernardino BARBADORO
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. Villaggio della Toscana, situato a 223 m. s. m., nella valle dell'Arbia, a oriente di Siena; deve la sua fama alla vicinanza del celebre colle, chiamato localmente [...] dell'Arbia, che segna una sosta nelle fortune di Firenze guelfa. Della battaglia si trovano echi famosi in Dante (Inferno, canti X e XXXĪI).
Bibl.: P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze 1905 (nuova ediz.); C. Paoli, Il ...
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. La passione per i giochi leciti e illeciti, già viva presso i Romani e altrettanto presso i barbari venuti in Italia, non abbandonò il nostro popolo durante il Medioevo, tanto che i Comuni pensarono [...] di case di mala fama, così colpito da disistima era il barattiere (baracterius) che teneva banco di gioco. Secondo gli statuti di suo comune o il suo signore. È la baratteria condannata da Dante (Inferno, XXI e XXII).
Bibl.: L. Zdekauer, in Arch. stor ...
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(App. III, I, p. 312)
Filologo e critico letterario italiano. Nel 1964 è passato dall'università di Pavia alla cattedra di Letteratura italiana dell'università di Firenze. Socio corrispondente dell'Accademia [...] tempo. Le sue indagini hanno coperto l'intero arco della letteratura italiana, da Dante (Il canto di Francesca, 1951; Il canto XVIII dell'Inferno, 1961) fino all'età contemporanea (Sul Novecento, 1976), passando attraverso il Cinquecento (edizione ...
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Poeta genovese, fiorito nella seconda metà del Quattrocento. Era ancora in vita nel 1511. Certo una parte della sua vita trascorse in Spagna, il che spiega com'egli conoscesse profondamente il pensiero [...] di 42 canti in terzine, senza titolo e senza una chiara ripartizione, è un'imitazione della Divina commedia, scarsa di valore artistico, ma importante come documento della fortuna del filosofo di dell'Inferno, : Canti, a cura di G. Gazzino, Genova ...
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Economista e statistico, nato a Cremona l'11 giugno 1862; professore di economia politica nell'università di Roma. Fra i suoi scritti principali ricordiamo: Principii di demografia (Firenze 1901); Principii [...] (le profezie, la cronologia della visione, l'architettura dell'Inferno, del Purgatorio, ecc.): cfr. specialmente Dante tra gli splendori dei suoi enigmi risolti, Roma 1919.
Bibl.: Scritti in onore di R. B., in Giornale degli economisti, 1929. ...
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Nato a Firenze nel 1579 e morto ivi nel 1649. Fu della stessa antica famiglia fiorentina alla quale appartenne Filippo Argenti, e, pur dolendosi che questo suo antenato fosse stato posto da Dante all'Inferno, [...] delle nove muse", impose i loro nomi ad altrettante raccolte di cinquanta sonetti (Polinnia, 1628; Tersicore, 1637; Clio, 1639 specialmente è il suo volgarizzamento delle Odi di Pindaro, arricchito di note erudite (Pisa 1631). Tradusse dallo ...
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Ghibellino fiorentino (m. 1264). Capeggiò la sua parte fin dal 1239, contribuì validamente (1260) alla vittoria ghibellina di Montaperti. Si levò fieramente contro la proposta dei confederati ghibellini, [...] radere al suolo Firenze. Dante, nell'Inferno (c. X), lo pone tra i dannati per il suo peccato di eresia; difatti l'inquisitore fra Salomone da Lucca, nel 1283, aveva postumamente condannato come eretici Farinata e sua moglie Adaleta e ordinato che le ...
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Cittadino pistoiese (2a metà del sec. 13º), di parte nera, detto "bestia" perché vissuto di violenze: nel 1293 circa rubò, con altri, gli oggetti preziosi (i "belli arredi") nella sagrestia della cappella [...] di S. Iacopo a Pistoia. Dante ne ha fatto una raffigurazione potente, di riottoso disperato, collocandolo nella 7a bolgia, fra i ladri in eterno inceneriti dai serpenti e risorgenti (Inferno XXIV-XXV). ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] di pene, o inferno, destinato ai malvagi. La scelta di questo termine per tale designazione fu determinata dalle parole di a Dante (vol. II di: L'Apocalisse di Paolo siriaca), Brescia 1932; per il concetto teologico vale qualunque corso di teologia ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...