Ugolino della Gherardesca, conte di Donoratico
Simonetta Saffiotti Bernardi
Umberto Bosco
Figura di primo piano nella storia pisana e toscana del Duecento, è protagonista di un celebre episodio della [...] mondo l'agire di U. e dei suoi nemici; e ora, in quel fondo estremo del peccato che è l'ultimo cerchio dell'Infernodantesco, determina gli atteggiamenti di tutti gli spiriti e anche di U.; ma egli è colpito, nei suoi figli, da quello stesso odio. Gl ...
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Galileo Galilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita di Galileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] , in quel tempo e in seguito, le Due lezioni all'Accademia fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell'«Inferno» dantesco, le Postille all'Ariosto, le Considerazioni al Tasso,7 e alcune composizioni poetiche.8 Ma più che negli scritti letterari ...
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morte
Carlo Chirico **
Letterio Cassata
Il vocabolo designa propriamente il termine della vita corporale, il cessare di ogni attività fisica, e, in senso traslato, il passaggio dalla gioia al dolore, [...] i corpi, e non soltanto le immagini aeree di essi. Assai bene si addice alla ‛ psicologia ' di un dannato dell'Infernodantesco, come siamo venuti caratterizzandola, che egli, per disperazione, certo, ma anche per odio di sé, invochi la finale resa ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] materiali, per cui il mondo dell'orrido e del demoniaco finisce col cadere nel grottesco arbitrario.
Nell'Infernodantesco, dunque, la centrale ubicazione di L. lo colloca nella posizione drammaticamente più significativa, cioè al centro della ...
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Seneca, Lucio Anneo
Ettore Paratore
In If IV 141 D. colloca S. fra gli spiriti magni del Limbo, definendolo Seneca morale, come " moriger Seneca " egli è definito da Arrigo da Settimello (III 47). Benvenuto [...] sul rapporto, mostrando fede nell'autenticità in toto dell'epistola a Cangrande; così G. Favati (Osservazioni sul canto XII dell'Infernodantesco, in Studi in onore di Italo Siciliano, I, Firenze 1966, 431) sostiene la derivazione di If XII 22-25 da ...
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SEGANTINI, Giovanni
Chiara Ulivi
– Alla nascita Giovanni Battista Emanuele Maria Segatini (cominciò a firmarsi Segantini ai tempi dell’Accademia), nacque ad Arco (Trento) il 15 gennaio 1858, in territorio [...] delle Cattive madri (1991-97, oggi tra Liverpool, Vienna e Zurigo) è l’esempio più ardito: in una visione da infernodantesco, le donne che hanno rifiutato la maternità sono condannate ad espiare la colpa galleggiando inerti tra ghiacci eterni o alla ...
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Limbo
Fausto Montanari
Il termine (di cui si hanno due attestazioni nella Commedia: If IV 45 gente di molto valore / conobbi che 'n quel limbo eran sospesi; Pg XXII 14 discese / nel limbo de lo 'nferno [...] Giorn. d. " II (1894), rist. in Opere, I I 379-468; A. Butti, Una sezione pagana nell'infernodantesco, ibid. V (1897) 175-181; T. Bottagisio, Il L. dantesco, Padova 1898; G. Pinelli, Pro Virgilio. Commento al verso di D. " di te mi loderò sovente a ...
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Messo celeste
Silvio Pasquazi
celeste. Con questa denominazione si suole correntemente indicare il misterioso personaggio che viene ad aprire a D. e a Virgilio la porta di Dite, dopo che i demoni con [...] Per un'esposizione delle varie ipotesi formulate dall'esegesi circa il M. celeste: M. Cianciulli, Il M. c. nell'Infernodantesco, Roma 1930; successivamente si ricordano: M. Marcazzan, Il canto delle Furie, in " Humanitas " VII (1952) 1131-1145 (poi ...
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VIANI, Lorenzo
Chiara Ulivi
(Lorenzo Romolo Santi). – Nacque a Viareggio il 1° novembre 1882 da Rinaldo e da Emilia Ricci, che da Pieve di Santo Stefano (Lucca) si erano trasferiti sulla costa al seguito [...] .
Nel 1909, respinto alla Biennale veneziana, Viani espose al Salon d’automne di Parigi due composizioni da infernodantesco come Epidemia (acquistato nel 1915 dalla Galleria d’arte moderna di Milano) e Consuetudine (Cardellini Signorini, 1978 ...
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Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] , 77 ss. (poi in Pagine letterarie e ricordi, Firenze 1893, 76 ss.); F. Savini, I superbi, gl'invidiosi, gli accidiosi nell'Infernodantesco, in " Giorn. d. " II (1895) 343 ss.; A. Dobelli, Superbi ed invidi nella prima cantica della D. C., ibid II ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.