Armannino da Bologna
Eugenio Ragni
Giudice e notaio, nato nel capoluogo emiliano prima del 1260. Compiuti gli studi legali, esercitò l'attività notarile in alcune città d'Italia, tra cui Viterbo, mantenendo [...] di concetti e di forma (tutti comunque limitati all'ambito di Inferno e Purgatorio), merita considerazione un passo (f. 63 r) nel passi. Le citazioni che egli produce del poema dantesco non mostrano tuttavia che ne avesse approfondito la lettura ...
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tenebra
Luigi Blasucci
Il vocabolo è presente quattro volte nel Convivio e otto nella Commedia (accanto a queste occorrenze si registrano quelle del termine latino, distribuite fra la Monarchia [cinque] [...] la parola è impiegata come parossitona.
Nel sistema semantico dantesco t. ha una notevole rilevanza per i valori nella sua stessa assolutezza (concretamente, com'è stato notato, nell'Inferno vige una condizione di fioco lume: cfr. G. Di Pino, ...
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Anonimo Fiorentino
Francesco Mazzoni
. Con questo titolo (proposto dal suo primo e per ora unico editore, il Fanfani) si suole comunemente designare un commento in volgare trasmesso, da almeno quattro [...] Cronaca sono assunte a commento di ben 42 luoghi dell'Inferno e di 22 del Purgatorio, mentre, pur se fortuna di D. nel secolo XIV. Secondo saggio. I concetti generici dell'ermeneutica dantesca nel secolo XIV e l'Epistola a Cangrande, in " Giorn. d. " ...
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porta
Domenico Consoli
I. In senso proprio per " porta di una città " in Pd XI 47 Porta Sole (in Perugia); XVI 94 Sovra la porta ch'al presente è carca / di nova fellonia: " haec fuit antiqua porta [...] avevano assunto valore di realtà concreta, D. immagina che al suo Inferno si acceda per una p. (If III 11); a questa enim intratus aliter in regno caelorum ex illo "), e anche il passo dantesco (Pd XXV 8-11) ricordato dal Barbi (Problemi I 204. Per ...
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Olanda
Giuseppe Francescato
I rari accenni a D. che s'incontrano prima dell'Ottocento rivelano generalmente scarsa conoscenza del significato dell'opera dantesca; frequentemente D. è annoverato tra [...] Olandese che pubblica un volume miscellaneo (Miscellanea dantesca), in cui figurano tra gli altri un articolo di M.J.P. de Jong sulla " comprensione incomprensione " dell'Inferno, una nota di J.P.Th. Deroy che segnala un acrostico nella preghiera ...
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VENTURI, Pompeo
Antonio Marzo
VENTURI, Pompeo. – Nacque a Siena il 21 settembre 1693 «da nobili genitori» (Zaccaria, 1754, p. 713), dei quali non si conoscono i nomi.
Di Venturi non si hanno notizie [...] .
Non mancano, tuttavia, osservazioni interessanti e innovative, poi confermate e definite anche dai moderni studi danteschi. Notevole, per esempio, è la nota a Inferno XIV, 79-80, in cui Venturi per primo suggerí l’ipotesi che le acque sulfuree del ...
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Sapia
Giorgio Varanini
Gentildonna senese, protagonista di un ampio episodio del canto XIII del Purgatorio (vv. 85-154); originalmente caratterizzata, nei versi di D., da singolari e risentiti tratti [...] l'anima degna del Purgatorio " (G. Fatini, La S. dantesca..., p. 10). Sì che sembra allo stesso critico che si possa 1846, I 590-591; G.G. Warren Lord Vernon, L'Inferno di D.A. disposto in ordine grammaticale e corredato di brevi dichiarazioni ...
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iato
Pier Marco Bertinetto
Con questo termine s'intende normalmente lo stacco esistente tra due vocali contigue, quando esse appartengono a sillabe successive e vengono pronunciate distintamente, sia [...] ', che segnano anzi, a questo riguardo, nella produzione dantesca, il limite negativo. Ciò vuol dire che per D. il numero degli i. individuati è rispettivamente il seguente: 3,48 per l'Inferno; 3,72 per il Purgatorio; 3,66 per il Paradiso; 3,76 ...
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valle
Domenico Consoli
In senso proprio indica lo spazio di terreno che è racchiuso fra opposti pendii montani e lungo il quale di solito scorre un torrente o un fiume.
In If XXXII 56 la valle onde [...] valle buia (XII 86); profonda notte / che sempre nera fa la valle inferna (Pg I 45); la valle ove mai non si scolpa (XXIV 84); con li occhi, dove il paragone esplica il sollevarsi dello sguardo dantesco dal basso, cioè dal luogo in cui si trovava s. ...
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passo
Alessandro Niccoli
Il sostantivo (latino passus-us, da pandere, " aprire ", " stendere ") si configura in D. quale termine peculiare dell'Inferno (17 esempi) e del Purgatorio (41 esempi), in evidente [...] dell'osservatore, al quale sul mezzogiorno il corso del sole sembra più lento. Secondo il Camilli (La cronologia del viaggio dantesco, in " Studi d. " XXIX [1950] 80) è invece da intendersi in senso proprio: " con ore temporali più lente, perché più ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.