VISCONTI, Ugolino
Alberto Cotza
VISCONTI (di Pisa), Ugolino (Nino). – Figlio di Giovanni della famiglia pisana dei Visconti Maggiori e di una figlia del conte Ugolino della Gherardesca di cui non conosciamo [...] 2004, ad ind.; M. Tamponi, N. V. in Gallura: il dantesco «Giudice Nin gentil» tra Pisa e Sardegna, guelfi e ghibellini, faide la morte del conte Ugolino nelle fonti precedenti e successive a Inferno, XXXIII, in Lectura Dantis Lupiensis, IV (2015), pp. ...
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TARABOTTI, Arcangela
Rossella Lalli
(Elena Cassandra). – Nacque a Venezia, nel sestiere di Castello, nel 1604, da Stefano, chimico, e da Maria Cadena; non si conosce la data di nascita, ma solo quella [...] , dedicato alla questione delle donne infelicemente sposate e che, assieme all’Inferno monacale e al Paradiso monacale, avrebbe dovuto formare una trilogia sul modello dantesco (Lettere..., cit., pp. 45, 130; Contro ’l lusso donnesco..., 1644, 1998 ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] , Firenze 1951, 5-53, quindi ripreso in Il canto XXVI dell'Inferno, Roma 1952, ora in Letture dantesche 491-513); C. Marchesi, Orazio e l'Ulisse dantesco, in " Annuario del Liceo-Ginnasio G. Galilei ", Pisa 1953, 27-40; U. Bosco, La " follia " di ...
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politica
Giorgio Inglese
Dal titolo dell’opera aristotelica, il sostantivo politica entra ab antiquo nel nostro vocabolario per designare un ramo della filosofia pratica, accanto all’etica e all’economica: [...] convivere in osservanza delle regole che la filosofia e la fede additano: l’Ottimo commento al poema dantesco può chiosare la gente nova di Inferno XVI 73 come gente «non regolata e non acostumata e che non vivono politicamente». Per trovare nei ...
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AQUINO, Carlo d'
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Napoli nel 1654 da Bartolomeo , principe di Caramanico, e da Barbara Stampa, milanese, dei marchesi di Soncino. A quindici anni vestì l'abito della Compagnia [...] diritto di irritarsi e di reclamare della brusca parola dantesca.
È sintomatico del resto che tra i casi elencati XXI e XXII del Paradiso, ovvero dell'intero XIX canto dell'Inferno, non restano altro che file monotone e scarsamente espressive di ...
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Faggiuola, Uguccione della
Renato Piattoli
Nato intorno al 1250 da un Ranieri già morto nel 1293, Uguccione appartenne a una stirpe di feudatari minori, probabilmente diramatasi da quella più potente [...] in Uguccione la personificazione dell'allegoria del veltro dantesco, ma è difficile, anzi impossibile, che , Armi e notizie delle famiglie toscane che son nominate nella D.C., in L'Inferno di D.A., a c. di G.G. Warren lord Vernon, II (Documenti ...
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Tolemeo (pseudo)
Sebastiano Gentile
Allo scienziato alessandrino Claudio Tolemeo (2° sec. d.C.), autore di trattati quali l’Almagestum, il Tetrabiblos (o Quadripartitum) e la Geographia, viene tradizionalmente [...] es., in Alberto Magno, in Tommaso d’Aquino, nei commentari danteschi e, per venire a tempi e luoghi più vicini a che hanno potere contro il cielo e contro la fortuna (commento a Inferno XV 79-99, Comentum super Dantis Aldigherij Comoediam, a cura di ...
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ONESTI, Guido
Antonio Montefusco
ONESTI, Guido (Guido del Duca). – Nacque intorno al 1170 da Giovanni Duca, verosimilmente figlio di Giovanni Onesti.
L’appellativo ‘del Duca’ (in alternanza con ‘Duca’), [...] Duchesne, Paris 1892, p. 441; T. Casini, Dante e la Romagna, in Giornale dantesco, I (1894), pp. 19-27, 112-124, 303-313; P. Amaducci, Notizie 2006, pp. 199-211, 338; Dante Alighieri, Commedia: Inferno, a cura di G. Inglese, Roma 2007; A. Battistini ...
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dinanzi
Riccardo Ambrosini
1. Nella Vita Nuova d., con funzione di preposizione, ritorna 8 volte, in 4 delle quali forma sintagma con ‛ a ' e ha valore locale, " nel cospetto di " (XXI 2 7 fugge dinanzi [...] che sulla scelta di d. abbia influito l'uso, anche dantesco, del termine opposto, ‛ dietro ' (v.), per indicare di d. dopo due sillabe inizianti il verso, e, di queste, 6 sono nell'Inferno (IV 87 che vien dinanzi ai tre sì come sire; V 8 li vien ...
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MOZZI, Andrea
Silvia Diacciati
– Nacque a Firenze, nel secondo o terzo decennio del XIII secolo, da Spigliato di Cambio e da Diamante.
Se della madre è noto il solo nome di battesimo – tramandato in [...] ai poveri che quell’ente assisteva.
Dante allude a Mozzi in Inferno XV, vv. 113-115 («dal servo de' servi Del trasferimento di messer A. dei Mozzi da Firenze a Vicenza, in Studi danteschi, XXII (1938), pp. 115-122; R. Davidsohn, Storia di Firenze,I ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.